Giovedì 18 Aprile 2024

Pompei, vendemmia negli scavi: il 'rosso' degli antichi romani

Per il quindicesimo anno si produrrà il vino ''Villa dei Misteri'', frutto di una viticoltura che replica le tecniche di duemila anni fa

La vendemmia negli scavi di Pompei (Ansa)

La vendemmia negli scavi di Pompei (Ansa)

Pompei, 22 ottobre 2014 - A Pompei solo vino rosso. Duemila anni fa, nei vitigni all'interno della cinta muraria di Pompei, si coltivavano quasi esclusivamente uve nere. Veniva prodotto un ottimo vino rosso mescolando grappoli di varietà molto simili alle attuali: piedirosso, sciascinoso ed aglianico.

E anche oggi la vendemmia nei vitigni degli Scavi ha regalato oggi un'emozione ai visitatori. Per il quindicesimo anno si produrrà il vino ''Villa dei Misteri'', frutto di una viticoltura che replica le tecniche di duemila anni fa. I ricercatori hanno stabilito che il microclima dell'antica Pompei non favoriva una corretta maturazione delle uve bianche. Il serbatorio dei vignaioli pompeiani si trovava nel Casertano, tra Cellole e Baia Domitia. Le uve nere piantate a Pompei provenivano tutte o quasi da quella parte di Campania Felix. 

I romani, all'epoca dell'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., utilizzavano le migliori tecniche (valide in buona misura ancora oggi) per la coltivazione della vite e per la produzione e conservazione del vino. Tanta accresciuta conoscenza su `l'arte del vinificare' ai tempi degli antichi romani è dovuta ad una scelta lungimirante, datata 1996, quando fu stipulata una convenzione tra la Soprintendenza archeologica e l'enologo Antonio Mastroberardino, fondatore dell'omonima azienda vitivinicola. 

Una collaborazione pubblico-privato che ha permesso di reimpiantare le viti proprio dove si trovavano quando il Vesuvio seppellì ogni cosa. E di avviare studi e ricerche approfondite, anche grazie ad una serie di convenzioni con Università, Centri di ricerca, Ordini professionali ed Istituti agrari.

In tre lustri sono state ricostruite le originarie tecniche di coltivazione. Le viti di piedirosso, di sciascinoso e di aglianico sono state reimpiantare in 15 siti, per un totale di 1,5 ettari. I vigneti dentro Pompei antica producono oggi circa 30 quintali d'uva che, con il brend `Villa dei Misteri', permettono di produrre ogni anno 1500-1800 bottiglie. Si parte da 60 euro a bottiglia (costo alla produzione). Il vino dell'antica Pompei viene venduto in un esclusivo circuito di ristoranti, sommelier e collezionisti (si parte da 200 euro a bottiglia; le bottiglie delle prime vendemmie sperimentali non hanno prezzo).