Polmone, come arginare i danni del fumo

Catrame, scorie e ossidi scendono nei bronchi. Dalla sigaretta elettronica al tabacco che non brucia, gli ultimi ritrovati per risparmiare gli alveoli. In campo farmacologico la nuova arma (afatinib) riduce il rischio nelle malattie respiratorie con mutazioni specifiche

Campagne antifumo - Articoli di Alessandro Malpelo

Campagne antifumo - Articoli di Alessandro Malpelo

Milano, 20 agosto 2014 _ Ha fatto scalpore la sentenza di un tribunale italiano che ha disposto di risarcire i familiari di un ex tabagista: in quarant’anni avrebbe fumato quasi un milione di sigarette e si è ammalato. Di questi temi si torna a parlare dopo l’annuncio che Philip Morris sta testando il tabacco che non brucia (Iqos) come alternativa ai fumatori: non essendoci più combustione, le conseguenze legate a catrame e residui tossici, a carico dell'albero respiratorio, potrebbero essere ridotte.

La prevenzione è importante tanto quanto la qualità dell’aria, ma una volta prodotto il danno ai bronchi, verificato che non si può operare, cosa fare? Le affezioni respiratorie, enfisema e tumore al polmone, sono ai primi posti nelle statistiche, in Italia come in Europa. Hanno ripercussioni sulla qualità di vita dei pazienti e gravi effetti economici sulle famiglie. Con l’invecchiamento della popolazione il peso di queste malattie, che non dimentichiamo affliggono anche i non fumatori e tante donne, è destinato ad aumentare.

A che punto siamo, allora, con la ricerca? Una nuova arma è stata individuata: il trattamento con afatinib riduce il rischio di mortalità del 19% in pazienti colpiti da carcinoma polmonare non a piccole cellule, con mutazioni di EGFR, un recettore del fattore di crescita che viene sempre indagato in questi casi. I dati sono stati presentati al Congresso dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) a Chicago. Nel 2013 nel nostro Paese si sono registrate 38.000 nuove diagnosi, di cui circa il 30% nelle donne, e il fumo resta il principale fattore di rischio per questa neoplasia.

«Si tratta di uno studio rivoluzionario — sottolinea il prof. Lucio Crinò, direttore dell’Oncologia nell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia — che conferma i progressi nel trattamento delle neoplasie polmonari. Solo fino a 15 anni fa avevamo a disposizione pochissime armi, mentre oggi siamo in grado di offrire opzioni sempre più importanti. Afatinib, come evidenziano i dati, conferma di essere una molecola fondamentale, che può garantire una svolta reale nel trattamento di questo tumore. Ci auguriamo che, quanto prima, possa essere messa a disposizione dei pazienti nel nostro Paese».

L’analisi combinata dei dati di due dei più ampi studi condotti su questa popolazione di pazienti indica che afatinib, sviluppato da Boehringer Ingelheim, ha prolungato di tre mesi (valore medio) la sopravvivenza delle persone con carcinoma polmonare con le mutazioni comuni di EGFR di cui si è detto, riducendo il rischio mortalità del 19%. La ricerca punta dunque su una famiglia di molecole dette inibitori delle tirosinchinasi (quali gefitinib, erlotinib e afatinib) che agiscono rapidamente, con regressione dei sintomi e aumento della sopravvivenza, rispetto alla chemio standard, che supera i 20 mesi.

L’inquinamento prodotto dal fumo di sigaretta supera quello causato dalle polveri sottili sprigionate dallo scarico di un TIR: fumare per 8 minuti provoca l’emissione di polveri fino a 4 volte superiore rispetto allo stesso tempo di un motore diesel. L’hanno dimostrato i ricercatori del Centro Antifumo dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano guidati da Roberto Boffi, pneumologo responsabile della Fisiopatologia respiratoria, nel corso della giornata mondiale senza tabacco.

I mozziconi gettati nella sabbia dai bagnanti sono difficili da smaltire e alterano il «sapore del mare». Per questo una spiaggia italiana, Bibione, ha detto stop. Vietato fumare lungo sette chilometri del bagnasciuga, anche per non molestare i vicini di ombrellone. Secondo il progetto «Respira il mare», nato da un’idea di Achab Group, azienda modenese che lavora nel campo della sostenibilità ambientale. L’ente che ha in gestione l’igiene urbana di Bibione ha posizionato all’ingresso degli arenili i mozzicometri, cilindri trasparenti segnati con tacche visibili che misurano quante cicche ogni giorno vengono spente a due passi dal mare, nel rispetto dei divieti. I contenitori possono racchiudere circa 800 cicche cadauno, e saranno in grado di indicare quante sigarette sono state fumate (e correttamente cestinate) in media dai frequentatori della spiaggia durante la stagione estiva, in attesa di essere rimosse e avviate agli impianti.

In occasione della Giornata del Respiro e della Giornata Mondiale senza Tabacco dell’OMS, l’Agenzia Nazionale per la Prevenzione e le onlus delle malattie respiratorie (Pazienti BPCO e Federasma) hanno lanciato una campagna di informazione e divulgazione (info sul sito www.polmonerosa.it). Anche i maestri di yoga sono stati coinvolti per dare consigli sulle tecniche di rieducazione per tornare a respirare correttamente.

Gli oncologi italiani hanno chiesto al Ministero della Salute, di superare i problemi legati alle disparità di accesso ai farmaci innovativi. Aiom (Associazione italiana di oncologia medica, presieduta dal Prof Stefano Cascinu) e Collegio italiano dei primari oncologi (Cipomo) segnalano che per svariate terapie d’avanguardia il negoziato si protrae troppo a lungo. Se non saranno superati i ritardi, le organizzazioni degli oncologi ricorreranno alla Corte Costituzionale.

Gli effetti della sigaretta a SuperQuark. Paco Lanciano e Piero Angela in tv mostreranno cosa accade ai polmoni dei fumatori con alcuni esperimenti. L'appuntamento con il magazine scientifico di Rai 1, condotto da Piero Angela, è per giovedì 21 agosto dalle ore 21.20