Giovedì 25 Aprile 2024

Scontri al corteo Fiom, la polizia: "La scintilla, caduta accidentale. Ecco la prova in un video"

Roma. Il sindacato autonomo di polizia (Sap) ha diffuso un video che ritrae uno dei manifestanti mentre cade a terra. Tonelli: "A volte questi episodi nascono da fraintendimenti. Con le telecamerine si sarebbe chiarito tutto subito"

Scontri al corteo Fiom, un fermo immagine del video diffuso dai sindacati della polizia

Scontri al corteo Fiom, un fermo immagine del video diffuso dai sindacati della polizia

 Roma, 31 ottobre 2014 - La scintilla, la miccia, l'inizio di tutto. I sindacati di polizia e il Sap in particolare ritengono che sia partito tutto da qui. Gli scontri di piazza Indipendenza a Roma - bilancio finale 4 manifestanti feriti e altrettanti poliziotti - sarebbero stati generati dal preciso momento ripreso in questo video che i poliziotti hanno "pescato" nella Rete. Si vede chiaramente che un manifestante finisce a terra non per le manganellate dei poliziotti ma solo per essere inciampato e poi caduto. Anzi, a ben vedere, sono gli stessi poliziotti che in qualche modo lo proteggono dalla folla facendo scudo con i propri corpi. Sarebbe questa, secondo il Sap, la dimostrazione che i fatti dell'altro giorno e gli scontri con gli operai delle acciaierie di Terni non sono stati determinati dal comportamento non corretto delle forze dell'ordine bensì da un evento casuale e imprevedibile di cui gli uomini in divisa non hanno responsabilità. Il momento successivo è il salire esponenziale della tensione e il tentativo dei manifestanti di forzare il cordone delle forze dell'ordine.

Spiega il segretario generale del Sap, Gianni Tonelli: " Noi neanche conosciamo chi ha girato questo video, però quello che si vede è chiaro. Non sono i poliziotti che picchiano l'uomo steso a terra. Lui cade da solo, forse spinto dal movimento dei suoi compagni". "Spesso episodi di questo tipo nascono da malintesi, come accaduto già in passato con il sindaco di Terni, ferito al capo durante una manifestazione. Per quella vicenda per giorni furono accusati i poliziotti, poi si scoprì che era stato un altro manifestante a colpirlo involontariamente con un ombrello. Anche in quel caso, per fortuna, un video contribuì a fare chiarezza".

E' quello che, oggi, gli uomini in divisa sperano accada per i fatti di piazza Indipendenza. "Quello che è inaccettabile - riprende Tonelli - è la strumentalizzazione che si fa di questi episodi. Ci sono state persone che hanno detto che la Questura mente. Non è giusto e non è tollerabile". Sicuramente le ricostruzioni sarebbero state più agevoli se gli agenti avessero avuto le telecamerine accese. Ne sono state distribuite 160 e presto - dopo la dura battaglia dei sindacati - tutti gli agenti delegati all'ordine pubblico e alla sicurezza (quelli delle Volanti), l'avranno. Gianni Tonelli ne ha fatto una questione di principio: "E' un percorso di trasparenza che garantisce tutti, anche gli operatori della pubblica sicurezza. Dalle immagini si può agevolmente risalire alla verità dei fatti. Per questo considero le telecamere in dotazione come uno straordinario strumento di prevenzione".

Gli uomini in divisa, aggiunge, sono stanchi di finire sempre sul banco degli accusati. "Con le telecamere che si accendono all'inizio del servizio e si spengono alla fine noi ci sentiamo più sereni. Anche perché, in Italia, sembra che siano proprio gli uomini delle forze dell'ordine ad essere i meno tutelati di tutti. Allora, visto che siamo poco tutelati vogliamo le telecamere per la nostra serenità e sicurezza". Del resto, conclude il segretario del Sap, solo quest'anno già 6.000 agenti sono finiti all'ospedale per vicende inerenti al servizio. "Venti al giorno - sbotta Tonelli - ma non interessa a nessuno".