Venerdì 19 Aprile 2024

Voucher Cgil, Camusso: "Era meglio non usarli"

Il segretario: "Sull'articolo 18 andremo anche su Marte"

Il segretario Cgil Susanna Camusso (Newpress)

Il segretario Cgil Susanna Camusso (Newpress)

Roma, 13 gennaio 2017 - La Cgil continua a ribadire la sua contrarietà all'utilizzo dei voucher. Anche dopo la polemica scoppiata sul caso dell'utilizzo dei buoni lavoro da parte del sindacato dei pensionati in Emilia-Romagna, lo Spi. Ma sul caso il segretario Susanna Camusso ammette: "Credo che sia assolutamente evidente che era meglio non" usarli, ha detto oggi a margine dell'Assemblea della Cgil Emilia-Romagna. La leader difende comunque il sindacato spiegando di aver applicato la legge. "Non è che il fatto che si devono applicare le leggi di per sé voglia dire che non le vuoi cambiare o abrogarle", spiega. E rilancia la battaglia sull'articolo 18, dopo che la Consulta ha bocciato il quesito referendario proposto dal sindacato, mentre ha ammesso quello sui voucher: "Agiremo a tutti i lvelli - dice la Camusso - andremo anche su Marte"

"ERA MEGLIO NON USARE I VOUCHER" - Il segretario Cgil ammette dunque che "era meglio non usare" i voucher. Ma aggiunge: "Credo debba essere altrettanto evidente che del tema" si discute "non nella regolazione di alcune prestazioni di pensionati ma perché si sta sostituendo del lavoro strutturato con un lavoro che diventa lavoro nero, non strutturato, lavoro del tutto saltuario". A chi parla di errore politico sull'utilizzo dei voucher da parte dello Spi, la Camusso replica: "bisognerebbe tutti domandarsi quanta ipocrisia c'è nel far finta che le leggi di un paese non ci sono: non c'è nessuno che può fare a meno di applicare le leggi. Non è che il fatto che si devono applicare le leggi di per sé voglia dire che non le vuoi cambiare o abrogarli". Quanto all'ipotesi allo studio del ministero del Lavoro di apportare dei correttivi ai voucher e al loro utilizzo, il segretario della Cgil sottolinea: "La parola correttivi mi pare una parola inadeguata al fatto che bisogna radicalmente cambiare uno strumento che consideriamo sbagliato, che permette tutti gli abusi che ci sono stati e che ci sono. Correttivi – ha aggiunto Camusso - ci suona molto come maquillage, come un facciamo finta di correggere per non correggere nulla".

"AVANTI SULL'ARTICOLO 18" - Come aveva già stato annunciato, la Cgil proseguirà la sua battaglia sul fronte dell'articolo 18. Anche dopo la mancata ammissione del referendum da parte della Corte costituzionale. "Agiremo a tutti i livelli di contenzioso, andremo in Europa, andremo ovunque, anche a costruire un tribunale su Marte: non possiamo permetterci la depressione", ha spiegato oggi la Camusso. La 'bocciatura' del quesito referendario da parte della Consulta "non viviamola come una sconfitta - ha argomentato -: abbiamo ottenuto un successo straordinario, tutto il paese sta parlando di lavoro come non si faceva da venti anni. E – ha aggiunto - non del lavoro in astratto ma del lavoro dei più deboli, dei lavoratori in appalto, con i voucher che non hanno prospettive".