Venerdì 19 Aprile 2024

Vaccini, ok del Senato con 172 sì. Ora passa alla Camera

A favore hanno votato la maggioranza con Forza Italia, Scelta civica-Ala e Mdp. Alla Camera un testo profondamente modificato rispetto all'originale. Tutte le modifiche. Il dercreto scade il 6 agosto

Senato, ok al decreto Vaccini (Imagoeconomica)

Senato, ok al decreto Vaccini (Imagoeconomica)

Roma, 20 luglio 2017  - Il Senato dà il via libera al decreto Vaccini. I voti a favore sono 172. Con la maggioranza hanno votato a favore anche Forza Italia, Scelta civica-Ala e Mdp, seppur lasciendo liberi i propri senatori di "votare in dissenso contro il decreto", ha specificato la capogruppo Cecilia Guerra. 

Contrari M5s, Lega nord, Sinistra italiana. In dissenso dal proprio gruppo sono intervenuti la senatrice Paola De Pin (Gal), Domenico Scilipoti (Fi), Sante Zuffada (Fi), Giovanni Piccoli (Fi), Bartolomeo Amidei (Fi), Vincenzo D'Anna (Ala-Sc), Nerina Dirindin (Mdp), Pietro Langella (Ala-Sc), Emilio Floris (Fi). 

Ora il provvedimento passa all'esame della Camera, che dovrà approvarlo in tempi rapidi e senza modifiche, per evitare un nuovo passaggio al Senato. Un ulteriore passaggio infatti ne metterebbe a rischio la conversione in legge, visto che il decreto scade il 6 agosto.

Giallo al momento del voto finale, anche per via di un problema tecnico:  alcuni voti, sia a favore sia contro il decreto, non sono stati registrati dal sistema elettronico. Sul tabellone i voti a favore risultavano 171, poi un senatore ha chiesto che venisse verbalizzato anche il suo voto, raggiungendo così i 172 sì.

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TESTO MODIFICATO - E' un testo profondamente modificato rispetto all'originale, presentato dal ministro della Salute Lorenzin, quello sull'obbligatorietà dei vaccini per l'iscrizione a scuola che esce dal Senato. 

I vaccini obbligatori diventano 10 e non più i 12 inizialmente richiesti: contro polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, emofilo di tipo B, morbillo, parotite, rosolia e varicella. Altre quattro vaccinanzioni (anti-meningococco B e C, anti-pneumococco e anti-rotavirus) vengono attivamente consigliate dalle Asl.

Previsto un periodo di tre anni per l'obbligatorietà, al termine dei quali, in base alla situazione sanitaria nazionale, le cose potranno essere riviste.  

Ridotte le sanzioni ai genitori che non vaccinano, che passano da un minimo di 100 a un massimo di 500 euro (contro i previsti 7.500 euro), a seconda della gravità dell`inadempimento. 

Via anche tutti i riferimenti alla perdita della patria potestà. Viene inoltre istituita una commissione tecnico-scientifica con il compito di monitorare il sistema di farmacovigilanza e gli eventi avversi per i quali è stata confermata un'associazione con la vaccinazione.  

Le vaccinazioni saranno richieste anche per operatori sanitari, sociosanitari e scolastici. Per un periodo sperimentale, inoltre, sarà possibile prenotare i vaccini in farmacia.  

Infine, un emendamento prevede la somministrazione e quindi la produzione di vaccini monovalenti da somministrare a chi è già stato immunizzato da malattia naturale per evitare di ripetere l'inoculazione del vaccino relativo. Con la clausola, però, "nei limiti delle disponibilità del Servizio sanitario nazionale".