Venerdì 19 Aprile 2024

Truffe agli anziani, legge abbandonata in Senato

Il firmatario del Ermini: se va bene slitta alla prossima legislatura

Truffe agli anziani (Archivio)

Truffe agli anziani (Archivio)

Roma, 6 dicembre 2017 - Non c'è solo lo Ius soli tra le vittime dell’overbooking che strangola i lavori del Senato in questo finale di legislatura a ritmi forsennati, quasi da film comico. Se è lecito il sospetto che Renzi non versi troppe lacrime per la legge sulla cittadinanza che gli poteva costare cara in termini di consensi elettorali, è invece certo che avrebbe portato volentieri a casa quella sulle truffe agli anziani, tristemente abbandonata su un binario morto a Palazzo Madama. Già: inutile attesa e inutili promesse per il provvedimento presentato dal deputato del Pd, David Ermini, e approvato poco meno di due mesi fa dalla Camera tra l’entusiasmo di molti e la perplessità dei berlusconiani che si erano astenuti. Quattro articoli secondo cui chi induce con modi disonesti e scorretti un anziano a dare indebitamente denaro o altra utilità rischia il carcere da due a sei anni e la multa da 400 a 3mila euro

Truffe agli anziani, ecco la legge: arresto in flagranza e supermulte   DI raggiri agli ‘over 65’ sono piene le cronache, ma è solo la punta dell’iceberg: tantissimi i casi che non vengono alla luce perché le vittime non denunciano la truffa. Un crimine particolarmente odioso perché colpisce persone vulnerabili non solo nel portafoglio (privandoli, in alcuni casi, dei risparmi di una vita), ma pure nell’anima: il senso di vergogna per essere caduti in trappola spesso sfocia nella depressione più nera. Ragion per cui il nostro giornale aveva lanciato con grande passione una campagna contro questo fenomeno cui aveva aderito il Pd di Renzi. Non solo a parole: anche nei fatti, con la presentazione di un provvedimento a Montecitorio. E il presidente della Repubblica, Mattarella, aveva espresso il suo apprezzamento per un’iniziativa di grande respiro sociale.

Biotestamento, il Senato accelera: subito la discussione in Aula

Però la necessità di portare a casa almeno una legge tra Ius soli e biotestamento e l’impossibilità di sacrificare la modifica dei regolamenti al Senato spinge ciò che resta fuori dai radar. Lo scioglimento delle Camere incombe: la normativa che tutela gli anziani non è stata nemmeno assegnata in commissione giustizia al Senato, figuriamoci se ci sono i tempi tecnici per andare fino in fondo. Certo, basterebbe tirare giù il sipario in Parlamento non a cavallo tra Natale e l’Epifania ma una settimana più tardi. I senatori potrebbero tornare dalle vacanze natalizie e fare in 8-10 giorni la tlegge sulla ruffa agli anziani e magari pure lo Ius soli. Va da sé che, a quel punto, non si potrebbe votare il 18 marzo: più si va avanti, però, più c’è la possibilità da un lato che arrivi da Strasburgo la sentenza di riabilitazione di Berlusconi e, dall’altro, si consolidi a sinistra la ‘svolta’ di Grasso.    Improbabile che il leader del Pd voglia dare un tale vantaggio ai suoi ‘competitor’ senza considerare che un eventuale voto di fiducia sulla cittadinanza agli immigrati difficilmente consentirebbe una «ordinata conclusione della legislatura» cara al capo dello Stato. E dunque? Per le truffe agli anziani non se ne farà niente. «Ma è una battaglia sacrosanta, che continuerò nella prossima legislatura. Se sarò eletto», promette Ermini.