Sabato 20 Aprile 2024

Chiuso per ferie

IL TERREMOTO che ha devastato il centro Italia è avvenuto alle 3.36 («L’ora del Diavolo») del 24 agosto. Ieri, 25 agosto, un solerte comunicato congiunto dei due presidenti delle commissioni Ambiente e Lavori Pubblici di Camera e Senato (Realacci e Marinello) annuncia, come se fosse un titolo di merito, che «giovedì I settembre, alle ore 11.30», le due commissioni sono state convocate «urgentemente» per confrontarsi con il sottosegretario De Vincenti in merito all’azione della Protezione civile. Seguono i buoni propositi ideati dai due presidenti medesimi (ecobonus, detrazioni fiscali, etc.). Bene. Non resta che da intendersi sul significato dell’avverbio «urgentemente». Dal 25 agosto al I settembre, passa la bellezza di un’intera settimana, 7 giorni. Si poteva convocarle prima, le commissioni? «Urgentemente» ma sul serio? Si poteva e neppure in mezzo al week-end che, si sa, per il parlamentare della Repubblica è sacro. Qualche telefonata per disdire o interrompere ameni luoghi di vacanze già prenotate o in corso, qualche sbuffo di moglie e capricci di bimbi, qualche giorno di riposo (meritato) sacrificato. Del resto, Camera e Senato riaprono i battenti solo a metà settembre: deputati e senatori hanno un mese e mezzo di ferie. «L’estate sta finendo» ed è finita male, con un brutto terremoto. I parlamentari potevano dare, per una volta, il buon esempio. L’ennesima occasione sprecata.