Giovedì 18 Aprile 2024

Siria, Gentiloni: "Risposta Usa motivata. Ora riprenda il negoziato"

M5S attacca: "premier vassallo". E Salvini: "Pessima idea, regalo all'Isis". I dem ironizzano: "I trumpiani di casa nostra ci ripensano?"

Paolo Gentiloni (Ansa)

Paolo Gentiloni (Ansa)

Roma, 7 aprile 2017 - L'Italia reagisce in modo variegato all'attacco Usa in Siria. Per il premier Paolo Gentiloni "l'azione ordinata dal Presidente Trump è una risposta motivata da un crimine di guerra". Parole con cui si guadagna la critica di M5S, che con Alessandro Di Battista lo definisce 'vassallo' e chiede che "l'Italia resti fuori da questo Risiko". Il segretario della Lega Matteo Salvini condanna il presidente Usa: "Pessima idea e regalo all'Isis". E Giorgia Meloni si accoda: "Lascia perplessi l'attacco missilistico Usa in Siria prima che sia stata fatta piena luce sull'uso di gas letali nella città di Idlib". Ironico il commento del dem Giacomo Portas: "I trumpiani di casa nosstra ci ripensano?". 

Per Forza Italia Mariastella Gelmini ricorda: "Trump aveva promesso un cambio di passo rispetto alla politica di Obama ed è stato coerente. L'attacco nasce dai fatti tragici a cui abbiamo assistito e da informazioni dettagliate che gli Stati Uniti sono in grado di avere". E ancora: "Auspichiamo un ruolo attivo con gli Stati Uniti di tutte le potenze, una assunzione di responsabilità per accelerare un processo di pace". Tra le altre reazioni italiane, quella di Enrico Letta: "Su questi temi Obama si muoveva insieme agli europei. Trump se ne frega degli europei e si muove unilateralmente. Il coinvolgimento dell'Europa è stato tardivo e formale".

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LE REAZIONI DEI LEADER EUROPEI

IL DISCORSO DI GENTILONI - L'intervento americano si è sviluppato contro "la base aerea da cui sono partiti gli attacchi con uso di armi chimiche - sottolinea il premier - Un crimine di guerra il cui responsabile è il regime di Bashar Al-Assad e credo che le immagini di morte e sofferenza viste nei giorni scorsi sono immagini che non possiamo accettare".

"Gli Stati Uniti hanno definito la loro azione come puntuale e limitata e non come una tappa di una escalation militare", aggiunge il premier nella sua dichiarazione a Palazzo Chigi.  "L'uso delle armi chimiche - sottolinea Gentiloni - è vietato dalle convenzioni internazionali, da numerose risoluzioni delle Nazioni unite, non può essere circondato dall'indifferenza, chi ne fa uso non può contare su attenuanti e mistificazioni".

Quanto alla situazione complessiva europea, "ho avuto colloqui con Francois Hollande e con Angela Merkel, con i quali abbiamo condiviso questa impostazione e l'impegno comune perché l'Europa contribuisca nella direzione della ripresa del negoziato". Perché "sono convinto che l'azione di questa notte debba non ostacolare ma accelerare le chance di un negoziato politico per una soluzione duratura, unico antidoto serio alle minacce ancora presenti in quell'area del terrorismo". 

"L'Italia - precisa ancora il premier - è sempre stata convinta che una soluzione duratura per la Siria vada cercata nel negoziato. Era e resta la nostra posizione, il negoziato deve comprendere tanto le forze di opposizione quanto il regime, sotto l'egida delle Nazioni Unite, con il ruolo decisivo e costruttivo della Russia".