Salvini: "La Lega c'è e ci sarà, con o senza condanne"

Il vicepremier sul caso della nave Diciotti: "Al procuratore di Agrigento dico: lo rifarei". E sulla manovra: "Sfioreremo dolcemente il 3% ma senza superarlo"

Matteo Salvini durante un comizio (Ansa)

Matteo Salvini durante un comizio (Ansa)

Bergamo, 2 settembre 2018 - Il vicepremier leghista Matteo Salvini scalda i suoi alla festa della Lega (anzi, alla 'Berghem Fest') di Alzano Lombardo. Gioca su vari fronti, il ministro dell'Interno: assicura che non vuol fare un nuovo partito, conferma la linea dura sull'immigrazione nonostante le indagini a suo carico, accenna al vincolo del 3% in manovra ("Lo sfioriamo senza superarlo"). E poi annuncia la legge sulla legittima difesa e nel contempo attacca il Pd e i suoi leader.

Sul futuro del partito - a rischio per la sentenza del tribunale del Riesame sui fondi, come ha ammesso lo stesso Giorgetti - non ha dubbi: "No non sto pensando a un nuovo partito - scandisce - La Lega c'è e ci sarà. Con i soldi o senza soldi, con condanne o senza condanne perché la Lega è il popolo".

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Poi, nel comizio acchiappa-ovazioni, aggiunge: "'Facciano quello che vogliono e la Lega ci sarà e il nome Lega non si tocca". Si lascia andare anche a una zampata al Pd: "Preferisco avere cervello pieno e le tasche vuote e non come il Pd che ha le tasche pieno e il cervello vuoto".

Quanto all'indagine sul caso della nave Diciotti - che lo riguarda: è indagato per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d'ufficio - Salvini lancia un avvertimento ironico: "Dico con immenso affetto al Procuratore di Agrigento che se arriverà un'altra nave in un porto italiano farò esattamente quello che che ho fatto quest'estate, né più ne meno". E aggiunge: "Sono arrivato a 45 anni per vivere un'estate incredibile. Mai avrei pensato nella vita di essere indagato per sequestro di persona" ha detto rispondendo a una domanda sul caso Diciotti. 

Sempre in tema d'immigrazione, Salvini alza l'asticella nei rapporti, già tesi, con l'Europa: "Se cambiano le regole della missione Sophia e tutti fanno la loro parte bene, altrimenti può anche finire, se devono arrivare tutti in Italia. Non è mica scritto sulle tavole della Bibbia". E tornando in Italia: "Taglieremo i famosi 35 euro al giorno, a settembre lo porterò al Consiglio dei Ministri - promette Salcini - Valuteremo la possibilità di sospendere la richiesta di asilo se uno commette dei reati. Ti do una possibilità, se sgarri vai a casa".

E sul disastro del ponte Morandi a Genova: le concessioni "dovremo rivederle tutte, una per una. Non solo sulle strade ma anche in settori sui quali lo Stato ha fatto un grosso favore ai privati". Questo, ha precisato Salvini, "senza nessuna volontà statalista, però il pubblico deve controllare". Riguardo ad Autostrade, "chi ha 43 morti sulla coscienza non può gestire le autostrade di questo Paese" ha aggiunto.

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Che fosse in vena lo si era capito già all'arrivo alla festa leghista: "Noi non facciamo politica in base ai soldi e alle sentenze di questo o di quel magistrato. Abbiamo un programma di governo e quello rispettiamo. A tasche piene o a tasche vuote, colpevoli o innocenti", è stata la risposta a chi gli chiedeva se lancerebbe un partito unico del centrodestra nel caso che il Tribunale del riesame di Genova dovesse accogliere la richiesta della procura di bloccare i fondi della Lega.

Quanto alla durata del Governo, il ministro dell'Interno è sicuro: "Se tutti mantengono gli impresi presi nei confronti degli italiani va avanti a lungo".

E sulla manovra, banco di prova dell'esecutivo giallo-verde, annuncia: il vincolo del 3% "lo sfioreremo dolcemente, come i leghisti sanno fare, senza superarlo". E come già aveva assicurato il ministro Giovanni Tria spiega: "Cercheremo di rispettare tutti i vincoli imposti dall'Europa, ma prima viene il benessere dei cittadini italiani, quindi che Dio ce la mandi buona".

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Sempre per screditare i dem, Salvini attacca: "Secondo me Martina l'ha scelto Renzi così lui continua a fare bella figura - attacca Salvini - Io pensavo che la persona più fisicamente triste fosse Fassino. No, Martina riesce ad andare oltre. Io vedo Martina e mi viene voglia di dire, hai bisogno di due euro, posso offrirti un tramezzino?. Con tutto l'affetto possibile per Martina, a cui mandiamo un saluto perché noi siamo buoni con tutti".

Per rimanere sui 'suoi' temi il ministro dell'Interno spiega: "Cerco di usare sempre il minimo indispensabile il verbo promettere. Preferisco usare la parola 'impegno'. Ce la metterò tutta e ho buone motivazioni per dire che ce la possiamo fare: entro la fine di quest'anno la legittima difesa sarà legge".

E poi il taser, che da mercoledì verrà introdotto in alcune città e che Salvini vedrebbe bene "in tanti ambienti, penso ad esempio ai treni su cui si viaggia". "Non può essere un'avventura viaggiare sui treni", aggiunge il ministro ribadendo il 'bentornata' alla capotreno di Trenord "che ha chiesto educatamente a due zingari di non rompere le palle". Tornando al taser, "molti hanno detto che non è sicuro, tra cui Amnesty International - dice Salvini - È una cosa che funziona in decine di Paesi al mondo. La sperimentiamo noi ma in Italia è pericolosa e anche un pò fascista". E aggiunge: "La sperimentazione parte sotto il controllo medico e scientifico". Inoltre "si dà una garanzia" alla forze dell'ordine "e una sicurezza in più ai cittadini".

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