Contro-discorsi di fine anno, le dirette di Salvini e Grillo

L'attacco del leader del Carroccio al presidente della Repubblica: "Ha fatto un discorso vuoto". E il fondatore di M5S: "Il Movimento ha rotto un paradigma vecchio di 50 anni"

Matteo Salvini e Beppe Grillo

Matteo Salvini e Beppe Grillo

Roma, 31 dicembre 2016 - Matteo Salvini, leader della Lega Nord, e Beppe Grillo, fondatore e garante del Movimento 5 Stelle, non ci stanno, e hanno tenuto il loro contro-discorso di fine anno, in contrasto a quello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in diretta dalle loro pagine social.

Il leader del Carroccio, come anticipato, ha dato appuntamento alla sua pagina Facebook, dove ha salutato gli italiani in diretta subito dopo "il discorso del (loro) persidente Mattarella", scrive lo stesso Salvini. Sergio Mattarella "non lo rappresenta", sottolinea. Non gira attorno al tema Matteo Salvini,che in diretta da Bormio subito attacca il discorso ufficiale: "Gli esperti del Quirinale diranno discorso sobrio. Invece è il vuoto, il nulla su cosa è accaduto nel mondo che evidentemente non riguarda il presidente Mattarella. Non una parola sulla Brexit, sul trionfo di Trump, sulla conferma del partito di Putin, non sono notizie giunte al Quirinale". E, rivolgendosi direttamente al Capo dello Stato, critica l'Europa: "In che film l'Europa porta lavoro, progresso e serenità?", è la domanda ironica che gli rivolge. Riguardo le elezioni, poi, attacca: "Sergio Mattarella non mi rappresenta, ha detto che si vota il più tardi possibile: sento aria di regime, aria di poltrone, di restaurazione, puzza di vecchio, di ritorno della veccia Dc. Noi non ci stiamo".

Riprende anche il tema migranti, toccato dal presidente nel suo discorso dal Quirinale: "Non va a fare la spesa, certi problemi non li conosce. Parli di odio, ma caro Sergio, più ne fai entrare, più cresce l'odio", sostiene Salvini, che non apprezza come la questione terrorismo e quella dell'immigrazione irregolare siano state trattate troppo brevemente. C'è anche un altro tema assente nel discorso di fine anno di Sergio Mattarella che Salvini vuole invece sottolineare: "Alle banche hai dedicato due secondi - dice infatti rivolgendosi direttamente al presidente della Repubblica -, niente su chi ha perso per colpa di Mps centinaia di migliaia di euro. Un Presidente della Repubblica di un Paese che si rispetti deve fare i nomi e i cognomi dei responsabili di questo furto senza uguali: vergognati!"

Il contro-discorso:

Anche Beppe Grillo, in diretta streaming dal suo blog e dalla sua pagina Facebook, fa il suo contro-discorso agli italiani, guardando al 2016 appena trascorso: "Il No, il Referendum, tutta l'informazione per cambiare la testa degli italiani non è riuscita. Gli italiani hanno guardato finalmente la realtà alla rovescia. E guardando alla rovescia hanno capito quale è la vera realtà. La realtà è qualcosa di strano, politicamente ed economicamente: non si riesce a capire". Beppe Grillo prosegue ricordando le perdite del 2016, da Dario Fo a, specialmente, Gianroberto Casaleggio. "Io e Casaleggio eravamo qua, quando progettavamo che cosa fare, lui era un manager, io ero un comico: due personalità che si scontravano. Era uno scontro apparente. Lui dal punto di vista manageriale vedeva gli obiettivi. Io ero il cialtrone, il buffone, quello che vedeva il fatto di far ridere".

Del suo Movimento dice: "Noi siamo quelle passarelle che mettevano per conquistare i castelli nel Medioevo. Appoggiavano le scale, entravano e conquistavano il castello. Noi abbiamo rotto un paradigma, una roba circolare che viveva lì da 50 anni". Poi, prima degli auguri, uno sguardo al futuro: "Ci attende un futuro che potrebbe essere bellissimo o bruttissimo. Avremo grandi malattie nuove e saranno debellate quelle vecchie. Ci saranno le auto senza autista, forse Musk andrà su Marte, forse ci saranno satelliti che collegano l'intelligenza del mondo, quindi ci aspetta una cosa strepitosa, ma io voglio lasciarvi con questo messaggio: con l'orgoglio di quello che siamo. Siamo italiani e io lo voglio gridare per la prima volta".

Il discorso di Beppe Grillo: