Giovedì 18 Aprile 2024

Rosatellum, il governo pone la fiducia anche in Senato. Proteste in aula

Fiducia su 5 articoli. Mdp sale al Quirinale: "Usciamo formalmente dalla maggioranza". I 5 Stelle con gli occhi bendati, Sinistra Italiana espone cartelli

La protesta del M5s dopo la richiesta della fiducia sul Rosatellum in Senato (Ansa)

La protesta del M5s dopo la richiesta della fiducia sul Rosatellum in Senato (Ansa)

Roma, 24 ottobre 2017 - E' alta tensione anche in Senato per il Rosatellum, dopo che il governo ha posto la fiducia su 5 articoli (l'uno, il due, il tre, il quattro e il sei) della nuova legge elettorale. L'annuncio è arrivato in Aula dal ministro Anna Finocchiaro, scatenando le ire di M5s e Sinistra italiana (che ha esposto dei cartelli), nonché l'uscita dalla maggiornanza di Mdp.  "Siccome noi votiamo contro questa fiducia come Mdp usciamo anche formalmente dalla maggioranza", ha annunciato infatti la presidente dei senatori Mdp, Cecilia Guerra, al termine della conferenza dei capogruppo, che ha fissato per giovedì alle 12 il voto finale sul provvedimento, mentre a partire dalle 14 di domani ci sarà la prima chiama dei cinque voti di fiducia. Una decisione ribadita allo stesso Sergio Mattarella nel pomeriggio quando Guerra e Francesco Laforgia, capogruppo alla Camera, si sono recati al Quirinale.

FOCUS Domande e risposte per capire la legge elettorale

Parla invece di "torto agli elettori" Pippo Civati. "E' la sintesi di questa legislatura. La fiducia di fronte a un sistema elettorale così chiuso, che non lascia libertà di voto ai cittadini, che non lascia la possibilità di esprimersi, poi decidono in pochissimi, questa è la verità - dice il segretario di 'Possibile' nel corso della manifestazione indetta fuori da palazzo Madama contro il Rosatellum 2.0 - E' un torto agli elettori, alla cittadinanza attiva. Si costringe a un dibattito minimo, quasi quasi si fa fuori dall'aula". E ancora: "Addirittura la votano i parlamentari del Partito democratico che sono solo penalizzati da questa legge. Valli a capire, sono solo autolesionisti. E' come avere il Porcellum". 

In piazza, domani davanti al Pantheon, ci saranno anche i parlamentari del Movimento 5 Stelle che oggi in Aula si sono bendati gli occhi dopo l'annuncio del governo di ricorrere alla fiducia. Al Senato la protesta non si è fermata qui: la presidente del Gruppo Misto ed esponente di SI, Loredana De Petris, ha occupato la poltrona del presidente dopo che Pietro Grasso aveva lasciato l'emiciclo; dopo di lei otto senatori dei 5 Stelle si sono seduti ai banchi del governo rendendo di fatto impossibile la ripresa della seduta. 

Ma la fiducia apre anche una nuova ferita nel Pd: quattro senatori (Vannino Chiti, Walter Tocci, Luigi Manconi e Claudio Micheloni) hanno preannunciato che non parteciperanno al voto, in dissenso, mentre Massimo Mucchetti si riserva la decisione. Gli altri gruppi che sostengono il Rosatellum 2.0 (Fi, Ap, Lega, Autonomie, Ala-Sc, Drezione Italia) hanno invece confermato l'appoggio.