Sabato 20 Aprile 2024

Renzi: "Sì al dialogo con Mdp, ma ridiscutere il Rosatellum è difficile"

Il segretario del Pd possibilista con il centrosinistra dopo le dichiarazioni del coordinatore Roberto Speranza. E sulla mozione su Bankitalia: "Scegliere il migliore"

Matteo Renzi (Imagoeconomica)

Matteo Renzi (Imagoeconomica)

Roma, 22 ottobre 2017 - Viaggiano sul filo del rasoio i rapporti tra Partito Democratico e Mdp. Un'apertura arriva da Roberto Speranza che, dalle colonne di Repubblica, si dice pronto a incontrare Matteo Renzi per "aprire una discussione" sulla legge elettorale. Il segretario dem replica possibilista: "Voglio vedere il bicchiere mezzo pieno. Se è un'apertura seria, e sono convinto che lo sia, discutiamo. Ma discutiamo di cose concrete. Le preferenze stavano nell'Italicum e non più nel Rosatellum. Rimettere in discussione la legge elettorale oggi è molto difficile, sembra il tentativo di ricominciare daccapo". "E ricominciare da capo significherebbe non fare la legge elettorale". Prima delle parole di Renzi, Pier Luigi Bersani aveva invocato risposte "non arroganti e propagandistiche". Altrimenti sarebbe "il punto di non ritorno".

La giornata comincia con le dichiarazioni di Renzi a El Pais. "Gentiloni è un amico, una buona persona. Giochiamo nella stessa squadra, è un presidente del consiglio che prende le sue decisioni. Anche se in molte cose non la vediamo allo stesso modo", dice l'ex premier i in una intervista a El Pais. "Oggi Gentiloni è il capo del governo e il Pd lo sostiene", aggiunge Renzi. 

BANKITALIA - Sul caso Bankitalia, non c'è stato un tentativo di "scaricare" Gentiloni. "Il governo conosceva la mozione e, infatti, l'abbiamo modificata su sua richiesta. Abbiamo detto che Banca d'Italia non può dire di non sapere cosa è successo in questi anni. Se ha la missione di vigilare, lo faccia. Senza controversie", ha aggiunto Renzi. 

"E' evidente che il governo sapesse il contenuto della mozione su Bankitalia, al punto che su alcuni passaggi il governo non era d'accordo. Il presidente del Consiglio mi ha telefonato per dirmi di modificare la mozione". Sono,le parole di Renzi a In mezz'ora in più, su Rai 3. "Il Parlamento ha discusso una mozione presentata da Cinque Stelle e altri gruppi hanno fatto proprie mozioni. Se c'è una mozione parlamentare non possono le anime belle dei commentatori dire che questo è un atto eversivo. Una mozione parlamentare non è mai un atto eversivo. Io credo che Gentiloni ed io abbiamo saputo della mozione Pd nello stesso momento", ha concluso.

BOTTA E RISPOSTA CON LA BOLDRINI - "Rivendico nel merito e nel metodo quello che abbiamo fatto" con la mozione su Bankitalia, ha detto il segretario del Pd. "Rivendico il fatto che a fronte di una mozione M5s giudicata ammissibile dalla Boldrini, il Pd abbia presentato una sua mozione". Ma aggiunge: "Non l'avrei giudicata ammissibile se fossi stato il presidente della Camera".  Pronta la replica della diretta interessata: "Il Segretario del Pd continua a confondere regole parlamentari e scelte politiche - ribatte la Boldrini scaricando sulla Presidenza della Camera responsabilità che appartengono invece ai gruppi politici e a chi li guida. Non c'era infatti alcuna ragione regolamentare per giudicare inammissibili le mozioni sulla Banca d'Italia, a partire da quella presentata dal Movimento Cinque Stelle".

In ogni caso, prosegue Renzi, "in quella mozione c'è un giudizio sul passato, ma per il futuro sceglierà Gentiloni. Io non ho nomi. Ho un profilo: vorrei che chiunque fosse scelto sarà il migliore o la migliore possibile. Se vogliono nominare Visco, lo facciano pure. L'importante è che sia una scelta laica".

BANCHE - Poi l'ex premier parla del suo rapporto con le banche: "Io sono una persona libera, il mio rapporto con le banche si esaurisce in due mutui aperti con la Cassa di risparmio di Firenze e posso dire quello che penso in modo totalmente libero a differenza di qualche gruppo editoriale che avuto prestiti negli ultimi anni".

80 EURO - Poi Renzi propone: "Per ogni figlio che hai, fino a che quello non compie 18 anni, avrai 80 euro al mese. Sarebbe una una cosa giusta". Una misura destinata ai ceti più poveri, precisa Renzi.

ILVA - Sull'Ilva occorre "tornare al tavolo" perché "se non si tratta si chiude del tutto". Renzi non rinuncia a trovare una soluzione: "L'Ilva è per me un pezzo di cuore, mentre molti volevano chiudere del tutto nel 2014, noi abbiamo deciso di tenerla aperta, i lavoratori dell'Ilva per me sono dei conoscenti che ho incontrato 5 o 6 volte anche quando non ero presidente del Consiglio".