D'Alema: "Spero che a Renzi sia passata la voglia di rottamare"

Massimo D'Alema è soddisfatto del risultato del referendum, e commenta: "Andare a votare ora sarebbe irresponsabile: c'è da completare la legge di bilancio e fare una nuova legge elettorale". Il Pd? "Serve una profonda svolta politica"

Il professore Guido Calvi e Massimo D'Alema al Comitato "Scelgo NO" (Ansa)

Il professore Guido Calvi e Massimo D'Alema al Comitato "Scelgo NO" (Ansa)

Roma, 5 dicembre 2016  - Massimo D'Alema, sostenitore del No al referendum, non nasconde la soddisfazione per la sconfitta del Sì. Massimo D'Alema riconosce a Matteo Renzi "la dignità con cui ha tratto le conseguenze per la sconfitta". Ma affonda: "Era lui che voleva rottamare gli altri. Spero che questa passione gli sia passata".

RENZI SEGRETARIO PD - Renzi comunque segretario del Pd: "Dalle parole di Renzi si evince che ci saranno le dimisioni del governo, non mi pare abbia parlato in alcun modo di dimettersi da segretario del Pd, quel problema lo affronterà il Pd".

ORA SVOLTA PD - "Al Pd serve una profonda svolta politica. Un certo disegno neocentrista, il Partito della Nazione, è stato battuto insieme alla proposta di riforma costituzionale. Bisogna ricostruire l'unità del partito e recuperare quelli che se ne sono andati, milioni di elettori. Alcuni dei quali sono tornati per votare No". Afferma Massimo D'Alema dai microfoni di La7. 

IRRESPONSABILE VOTARE ORA - "Ora immagino che il presidente della Repubblica debba in tempo molto rapido dare l'incarico per la formazione di un nuovo governo, i parlamentari del Pd che hanno votato No hanno garantito il loro sostegno, e c'è da completare la legge di bilancio e fare una nuova legge elettorale, non è responsabile andare ad elezioni con questa situazione caotica della legge elettorale, che penso sarà frutto di un dialogo fra le forze politiche", ha spiegato D'Alema. "Andare a votare ora sarebbe irresponsabile anche perché la Consulta deve ancora pronunciarsi sull'Italicum. E mi auguro che l'assunzione di responsabilità possa essere la più ampia possibile". 

TORNO A BRUXELLES - Infine D'Alema conclude: "Ora riprenderò il mio lavoro a Bruxelles. Naturalmente, siccome presiedo la Fondazione culturale dei Socialisti europei, questo lavoro non è così lontano da quello politico, è più culturale ma a ridosso della politica. Quindi sono interessato al futuro del Pd ma se mi si chiede se voglio 'incrociare le lame', se questo significa competere per incarichi, non competo per alcun incarico. Lo farà una generazione nuova. Sulla politica esprimerò le mie opinioni, non me lo può impedire nessuno".