Venerdì 19 Aprile 2024

Referendum, D'Alema: "Come la Brexit, i giovani votano No"

L'ex premier fa una battuta sull'endorsement di Obama, che aveva appoggiato anche Letta e Cameron. Sondaggio Ipsos: il No avanti di 8 punti

Massimo D'Alema (Lapresse)

Massimo D'Alema (Lapresse)

Roma, 22 ottobre 2016 - Nell'infuocato dibattito sul referendum costituzionale si segnalano nuove bordate - da parte del fronte del 'no' e in particolare di Massimo D'Alema - contro il governo Renzi. L'ex premier paragona il referendum italiano a quello sulla Brexit, appoggiato in Gran Bretagna soprattutto dagli elettori più avanti con l'età. "Renzi parla a nome di una gioventù che non lo segue - afferma D'Alema - I giovani votano No, votano Sì solo le persone molto anziane forse anche perché hanno maggiore difficoltà a comprendere questa riforma sbagliata. È come per la Brexit: gli anziani non si rendono conto che approvando la riforma renziana si rovina la vita dei nipoti. Spero che i nipoti facciano in tempo a farglielo capire".

ENDORSEMENT E RATING - Poi la battuta, riguardo all'endorsement di Obama nella recente cena con il premier italiano alla Casa Bianca:  "Ho visto su facebook una foto di Obama che abbraccia Letta, una foto di Obama che abbraccia Cameron, una foto di Obama che abbraccia Renzi... Auguri", ironizza D'Alema a margine di un convegno a Stresa.  Intanto Renzi deve ancora fare i conti con le agenzie di rating, in vista del referendum: proprio oggi Fitch avverte che se vincerà il No sarà uno "choc politico" con cui il presidente del consiglio e il suo governo dovranno fare i conti.  E' proprio alla luce dell'incertezza politica e dell'aumento dei rischi al ribasso che l'agenzia di rating ha tagliato l'outlook sull'Italia a "negativo" da "stabile" confermando il rating "BBB+". 

L'ITALICUM - Quanto all'altra faccia della polemica politica, la legge elettorale, D'Alema si è detto certo che "nessuna commissione può cambiare l'Italicum prima del referendum, anche perché, come è del tutto evidente, è oggetto del referendum". In sostanza, secondo l'ex premier, "se ne parlerà dopo il voto e chi è contro l'Italicum deve votare No. Prima del referendum non si cambierà nessun Italicum". Una risposta indiretta a Gianni Cuperlo, che ha detto di sperare "in un accordo serio sulla legge elettorale".

IL SONDAGGIO - Secondo l'ultima rilevazione Ipsos pubblicata sul Corriere della sera, se il referendum si tenesse oggi il "No" - col 54% dei voti - avrebbe un vantaggio di 8 punti sul "Sì", accreditato del 46%. Cosa che fa esultare Renato Brunetta, convinto che il referendum sia un boomerang per il premier e il suo governo: "Nonostante la spaventosa invasione mediatica di Renzi 'Sì' continuano a calare", fa notare il presidente dei deputati di Forza Italia. 

Tornando al sondaggio Ipsos,  la percentuale più alta dei contrari - il 29% - è nella fascia di età tra i 35 e i 49 anni. Ma i contrari prevalgono (25% per il "No", contro il 19% per il "Sì") anche tra i più giovani: tra i 18 e i 34 anni. Fascia quest'ultima in cui si registra comunque una minore propensione ad andare a votare: il 49% intenderebbe astenersi. Oltre a ciò, il 33% di chi vota "Sì" è laureato, mentre nella schiera del "No" chi ha la laurea è il 28%. Tra i contrari alla riforma Renzi-Boschi, la percentuale maggiore, il 29%, è diplomato. Il "Sì", insomma prevarrebbe, secondo questo sondaggio, "tra i pensionati" (27%).