Rai, Barachini alla Vigilanza. Oggi il voto per il Cda

Cassa Depositi e Prestiti, ticket Scannapieco-Palermo

Alberto Barachini (Twitter)

Alberto Barachini (Twitter)

Roma, 18 luglio 2018 - Alberto Barachini, senatore di FI e fedelissimo di Berlusconi, è il candidato alla presidenza della commissione di Vigilanza della Rai. La fumata bianca è arrivata dopo un pranzo ad Arcore di Silvio Berlusconi con Fedele Confalonieri. L’altro possibile candidato alla presidenza era Maurizio Gasparri, che invece dovrebbe andare a presiedere la giunta per le elezioni del Senato. Il nome dell’ex ministro delle Comunicazioni infatti, non appariva digeribile da parte del M5s. Barachini è, invece, uno degli uomini più vicini al Cavaliere, viene da Mediaset (fattore che alle aziende non dispiace), e inoltre si tratta di un volto nuovo, nella scia di quel rinnovamento cominciato con la scelta di Antonio Tajani come vice premier; nulla da dire, su di lui, da parte grillina.

L’intesa tra le opposizioni dovrebbe portare stamattina anche all’elezione di Lorenzo Guerini, deputato del Pd, alla presidenza del Copasir. Il dem Roberto Giachetti, poi, dovrebbe andare a presiedere la giunta per le elezioni della Camera. Per guidare la giunta per le autorizzazioni di Montecitorio, invece, potrebbe essere scelto Andrea Delmastro Delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia.

La scacchiera delle commissioni di garanzia, a cinque mesi dalle elezioni, pare dunque completa e oggi le Camere voteranno anche per l’elezione di quattro membri del cda della Rai ma ai parlamentari di maggioranza e opposizione non sarebbe ancora giunta indicazione sui nomi da sostenere. Al momento lo schema prevede che a Forza Italia non ne spetti nessuno, perché ha incassato la Vigilanza e vorrebbe un togato del Csm (che si vota domani). La logica non traumatica prevederebbe, quindi, che due (uno alla Camera, uno al Senato) spettino alla maggioranza, due alle opposizioni, ma non è detto che finisca così. Di sicuro si sanno, al momento, solo i nomi che presenterà il M5s in Parlamento. La più votata, ieri, dagli iscritti alla piattaforma Rousseau, è stata la manager tv Beatrice Coletti, con 6.577 voti. Al secondo posto Paolo Cellini con 4.253 preferenze.

Sarebbe in dirittura d’arrivo, infine, la soluzione sulle nomine in Cassa Depositi e Prestiti. L’assemblea dei soci è prevista per oggi, (è la terza convocazione dopo due rinvii), ma la quadra su chi dovrà guidare l’Istituto ancora non c’è. La trattativa si è incagliata sul nome dell’ad. Bocciata la candidatura di Marcello Sala, manager di Intesa San Paolo caldeggiato dalla Lega sul quale i grillini avrebbero posto il veto. Il favorito resta Dario Scannapieco, già vicepresidente della Bei, profilo gradito al Tesoro. Mentre per Fabrizio Palermo, attuale direttore finanziario, sostenuto dai 5S, si profilerebbe il ruolo di direttore generale. Con un ticket tra i due. Salvo sorprese dell’ultim’ora.