Primarie Pd 2017, i risultati. Renzi trionfa: "Non è una rivincita"

Voto annullato in 3 seggi. Youtrend: "Renzi al 71,1%". Gentiloni gli telefona per congratularsi. Grillo attacca: "Visione antistorica, meglio il voto online"

Primarie Pd, Matteo Renzi nella sede del Pd con la sua squadra (Ansa)

Primarie Pd, Matteo Renzi nella sede del Pd con la sua squadra (Ansa)

Roma, 1 maggio 2017 - Matteo Renzi torna segretario del Pd con una vittoria schiacciante. I primi risultati delle primarie Pd danno all'ex premier oltre il 70% dei consensi, con Orlando intorno al 20% ed Emiliano al 6%. In corso lo spoglio delle schede in diretta. La sfida delle primarie si è giocata anche sull'affluenza, che si attesta sui 2 milioni di votanti. Renzi aveva posizionato l'asticella dei votanti a un milione, un milione e mezzo. Può considerare, dunque, il risultato la legittimazione di una leadership che gli consentirà di guidare il partito senza grossi problemi per i prossimi quattro anni.

Secondo i dati di You Trend, anticipati a SkyTg24, su oltre 392mila voti espressi alle primarie Pd, a Renzi va il 71,10% dei consensi, per Orlando il 21,10%, ad Emiliano il 7,80%. Renzi avrebbe ottenuto l'81,6% nella sua Pontassieve. Il presidente del Consiglio Gentiloni, in viaggio in Kuwait, ha sentito al telefono il segretario per congratularsi per il risultato. 

IL TRIONFO DI RENZI - "Il congresso segna l'inizio di una pagina nuova, non è la rivincita o il secondo tempo della solita partita", ha detto il due volte segretario festeggiando al Nazareno. "Ha vinto tutto il Pd ma soprattutto quello che non si è vergognato delle cose fatte in questi anni, della legge sul dopo di noi, delle unioni civili, della legge sul lavoro, perché se ci sono 700mila posti di lavoro in più non possiamo far finta di vergognarcene, il Jobs act è una delle cose più straordinariamente di sinistra fatte", ha aggiunto.

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"Una responsabilità straordinaria, grazie di cuore a questa comunità di donne e uomini che credono nell'Italia. Avanti Insieme", ha scritto Renzi su Instagram dopo la diffusione dei primi dati. 

 

Un post condiviso da Matteo Renzi (@matteorenzi) in data:

 

LO ZAINETTO DI RENZI - Il segretario, dopo aver votato nella sua Pontassieve si è messo in viaggio verso Roma per arrivare nella sede Dem del Nazareno ad aspettare i risultati. Renzi ha pubblicato su Instagram la foto di uno zainetto, poggiato accanto al finestrino del treno, con su disegnati tanti gufi colorati. "#Incammino verso Roma. Sul treno zainetto con gufi", ha scritto nel post. "Quello che però voglio dirvi, adesso, a seggi chiusi ma prima di sapere il risultato delle primarie, è che io stasera prima di tutto vi devo un gigantesco grazie", ha poi scritto Renzi su Facebook, citando anche Ligabue. 

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"Tra le tante canzoni che ho sentito in questi mesi, fatti di letture, di poesie, di pensieri ma anche di tanta musica, una di Ligabue mi ha colpito a cominciare dal titolo 'Ho fatto in tempo ad avere un futuro, che non fosse soltanto per me'". "Insieme alle persone che condividono questo sogno splendido di mandare avanti l'Italia, senza lasciarla nelle mani di chi sa solo protestare, contestare, urlare, ci siamo rimessi in gioco. Per andare avanti, insieme. Stanotte sapremo come è andata la grande sfida delle primarie. Sapremo se, come canta ancora il Liga, faremo 'in tempo ad avere un futuro che sia molto piu' grande di me: magari ne merito un altro di nuovo, dove comunque ci sei anche te'", ha concluso Renzi. 

 

#Incammino verso #Roma. Sul treno zainetto con #gufi 😀

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ORLANDO - "Il risultato che esce dalle urne ci dà una vittoria molto ampia di Matteo Renzi, con il quale mi congratulo", ha detto Andrea Orlando commentando i risultati delle primarie. "Io sono molto ottimista per la prospettiva politica che sta di fronte a noi. La posizione politica che abbiamo avanzato sarà presto la posizione del partito: ovvero la costruzione di un centrosinistra largo contro le destre", ha continuato Orlando. "Il risultato non ci mette al riparo dalle incognite dei prossimi mesi. Questo risultato delle primarie è lontano da quello del 2013", ha aggiunto Orlando. "Ci batteremo ancora per questa prospettiva. Non è arrivato il momento di smobilitare. Questa posizione politica attraverso una battaglia di idee diventera' la posizione del Pd. Molti condividono l'esigenza della costruzione di un nuovo centrosinistra". 

EMILIANO - "Non ho motivo di fare passi indietro su nulla, perché ci siamo sempre comportati con grande dirittura morale e lucidità politica. Tant'è che in pochi mesi abbiamo messo un risultato che si avvicina a quello di un uomo politico esperto, particolarmente capace di gestire le relazioni di potere come Andrea Orlando. Noi eravamo veramente quattro ragazzi al bar che, però, con la passione, la gratuità del nostro impegno, sono riusciti a mettere insieme qualcosa che non esisteva". Lo ha detto Michele Emiliano. Quanto ai compagni di viaggio di Fronte democratico, Emiliano ha spiegato che saranno "innanzitutto i militanti del Pd che hanno passione. Non persone che fanno politica perché non hanno un lavoro". "Noi - ha aggiunto - vorremmo costruire un Pd accogliente, che consenta a tutti gli italiani che hanno passione politica, e sono tanti, di poter svolgere questa attività in sicurezza". "Senza paura - ha concluso - di essere buttati in mezzo a situazioni difficili, qualche volta anche violente".

FRANCESCHINI - "Mi pare davvero un grandissimo risultato di partecipazione e una grandissima vittoria di Matteo. Per anni nel centrosinistra si è detto che mancava un leader forte, ora c'è e questo è un elemento positivo anche per il governo", ha detto Dario Franceschini, parlando al Nazareno, aggiungendo che "in Italia si dimentica tutto in fretta ma dopo il referendum Renzi si è dimesso da tutto. Ora il popolo gli restituisce una forte leadership che ci mette in condizione di ripartire".

PRESUNTE IRREGOLARITA' - Il voto è andato avanti fino a dopo l'orario di chiusura delle 20, a causa delle file che si sono create ai seggi. Non sono mancate nemmeno denunce e accuse incrociate tra le mozioni rivali. In particolare è stato chiuso il seggio a Nardò, dove il sindaco di destra Pippi Mellone aveva annunciato il suo sostegno a Michele Emiliano. La Digos ha sospeso le votazioni per presunte irregolarità per la presenza tra gli elettori di esponenti del centrodestra. Momenti di tensione tra le varie mozioni anche a Gela mentre il deputato renziano Ernesto Carbone è stato mandato come 'osservatore' in Campania per evitare il caos brogli del passato. Ma anche a Gela la commissione nazionale per il congresso Pd ha deciso l'annullamento. Stessa cosa a Cariati, in provincia di Cosenza, dove il seggio elettorale è stato trasferito in un pub.

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I CONVINTI - Ma c'è chi crede fermamente nella scelta del leader attraverso le primarie: nel savonese ha addirittura votato una nonna di 102 anni. E sembrano crederci ancora anche i leader del passato: Walter Veltroni ha votato nel circolo Berlinguer a Buenos Aires, Enrico Letta, che ha annunciato il voto per Orlando, a Parigi. E Romano Prodi, facendo la sua scelta a Bologna e ricordando che alle sue primarie in 3,7 milioni andarono ai gazebo, ha auspicato che "la partecipazione non sia solo il giorno delle primarie, impegno per il dopo".

POLEMICA CON IL M5S - E se i dem sono soddisfatti della partecipazione, non mancano gli attacchi del M5S. Dopo la polemica 'social' della mattina, è sceso in campo direttamente il leader Beppe Grillo che, dal suo blog, ha criticato le primarie Pd ("a pagamento") e inneggiato alle consultazione via web del Movimento. "Hanno una visione antistorica, antitecnologica, orientata al passato piuttosto che al futuro. Meglio il voto online"

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