Enrico Lucci "all'assalto" di Pier Luigi Bersani (Lapresse)
Roma, 18 febbraio 2017 - Bandiere tricolore del Pd, arancio dei Giovani democratici, ma anche una bandiera rossa con il simbolo del vecchio Pci: è lo spettro cromatico offerto dall'assemblea della sinistra del Pd al teatro Vittoria di Testaccio. Una sala gremita che riserva applausi quando dagli altoparlanti escono - appunto - le note di 'Bandiera Rossa'. Sullo schermo le immagini delle storiche 'battaglie' sostenute dalla sinistra negli anni: dalla Liberazione, al milione di lavoratori portati al Circo Massimo dalla Cgil contro l'abolizione dell'articolo 18, passando all'elezione di Nelson Mandela a presidente del Sudafrica.
Ma la platea, dove in prima fila siedono Massimo D'Alema, Pierluigi Bersani e Guglielmo Epifani, dimostra il suo gradimento anche per le immagini di Star Wars e la celebre frase: "Devi sentire la forza intorno a te". "Quell'astronave dobbiamo tirarla fuori, è la sinistra", chiosa Peppino Caldarola a cui tocca il compito di coordinare la giornata.
E non mancano nemmeno i momenti di caos, quando il giornalista ed ex Iena Enrico Lucci irrompe travestito da soldato dell'Armata Rossa. Immediata la reazione del servizio d'ordine preoccupato per la ressa attorno proprio alle poltrone dei big. ''Sono un giornalista. Articolo 21 della Costituzione!'', grida Lucci contro il 'cordone' che lo tiene a distanza. Spintoni, urla, cadute tra gli altri reporter sotto il palco. Bersani, infastidito dalla 'sceneggiata', dice: ''Se ti vesti seriamente ti rispondo, perché qui non si scherza. È chiaro?''. Torna la calma, iniziano gli interventi da Michele Emiliano a Enrico Rossi. Mentre Roberto Speranza annuncia di aver sentito il segretario Matteo Renzi. Gli animi, però, non sembrano essersi calmati e lo spettro scissione è ancora lì.