Mercoledì 24 Aprile 2024

Pd, festa per i 10 anni. Renzi: "Chi se ne va tradisce se stesso"

Le celebrazioni al Teatro Eliseo di Roma. Assenti Prodi, Bersani e D'Alema. Appello di Veltroni: "Approvate lo ius soli"

Matteo Renzi, Walter Veltroni e Paolo Gentiloni (Ansa)

Matteo Renzi, Walter Veltroni e Paolo Gentiloni (Ansa)

Roma, 14 ottobre 2017 - E' stata celebrata al Teatro Eliseo di Roma la festa per i 10 anni del Partito democratico. Walter Veltroni ha aperto la scaletta degli interventi. E' stata poi la volta del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in chiusura il segretario Matteo Renzi. Presenti, tra gli altri, i ministri Dario Franceschini, Luca Lotti, Giuliano Poletti, Claudio De Vincenti, Marco Minniti, Valeria Fedeli, la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi. Non interverrà invece, secondo quanto si apprende, il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Dei fondatori assenti all'Eliseo, fra gli altri, Romano Prodi e gli ex leader usciti dal Pd per fondare Mdp Pierluigi Bersani, Massimo D'Alema, Guglielmo Epifani. Ad aprire la giornata le note de 'La canzone popolare' di Ivano Fossati, che fu la colonna sonora della vincente campagna elettorale dell'Ulivo per le elezioni politiche del 1996, e "Mi fido di te" di Lorenzo Cherubini, la musica scelta da Walter Veltroni per la sua campagna elettorale. 

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VELTRONI - "Il Partito Democratico nacque con dieci anni di ritardo. Doveva essere la naturale prosecuzione e consolidamento della stagione dell'Ulivo. Il governo di Romano Prodi è stato il migliore della storia repubblicana", ha detto il primo segretario del Partito Democratico, Veltroni. "Migliore per l'autorevolezza di chi lo presiedeva e per i ministri che lo componevano", ha aggiunto Veltroni. E poi l'appello a Gentiloni e Renzi: "Vorrei che la legislatura si concludesse con l'approvazione dello ius soli. Paolo e Matteo fate ciò che è necessario".

GENTILONI - "Teniamocelo stretto questo Pd, perchè non so come sarebbe sopravvissuta la sinistra di governo se non avesse assunto la forma dieci anni fa del Partito democratico", ha detto il premier Paolo Gentiloni. "Non sono stati dieci anni facili - ha aggiunto - conosco le lacerazioni e le peripezie di questi dieci anni. E' acqua passata e dovrebbero tutti rendersi conto che queste sono discussioni del passato che vanno lasciate alle spalle. Il Pd è il Pd. Il progetto bene o male è riuscito, è vivo, lotta insieme a noi".

Gentiloni ha poi risposto all'appello di Veltroni sullo ius soli. "Spero che saremo orgogliosi di poter dire che i bambini che frequentano le nostre scuole ma sono nati da genitori stranieri possono avere il diritto alla cittadinanza. Stiamo lavorando per approvare la legge entro questa legislatura".

RENZI - "Il Pd non appartiene a chi è sul palco oggi", ha detto Matteo Renzi, all'Eliseo, sostenendo che "il Pd appartiene al popolo che lo ha creato e chi se ne va sta tradendo se stesso". E ha aggiunto: "Se non ci fosse stato il Pd la sinistra italiana sarebbe stata irrilevante". "Chi farà il premier? Non mi interessa chi, mi interessa come, come fa la battaglia in Europa", ha detto il segretario Pd.

Poi il segretario ha parlato di legge elettorale. Con l'approvazione del 'Rosatellum' "noi abbiamo di fronte a noi un corpo a corpo in tutti i collegi con il centrodestra, un centrodestra che scommette sulla paura, che ci ha lasciato il Paese con lo spread e la più grande crisi economica. La sfida è tra centrosinistra e centrodestra", dice il segretario dem che definisce il centrodestra "un avversario" e non un nemico.