Mercoledì 24 Aprile 2024

Riforme, Gentiloni accelera: "Sosteniamo i segnali positivi"

Al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il primo via libera ai cinque decreti della maxi-riforma Madia, il premier dichiara: errore micidiale deprimere i segnali positivi

La ministra Madia con il premier Gentiloni (Imagoeconomica)

La ministra Madia con il premier Gentiloni (Imagoeconomica)

Roma, 23 febbraio 2017 - Il premier Paolo Gentiloni vuole dare una sferzata di energia al suo governo. E al termine del Consiglio dei ministri dichiara: "Nelle prossime settimane lavoreremo ad un'agenda di ulteriore rilancio delle riforme del governo, la prospettiva che ci aspetta richiede un'ulteriore accelerazione del ritmo delle riforme". Un intervento ottimista che lancia messaggi precisi:  "Il governo italiano, lo dico anche ai nostri amici a Bruxelles, è al lavoro con determinazione, forse non colta del tutto da qualcuno, ma per quanto ci riguarda è molto chiara e mi auguro sia colta dai cittadini". Poi la promessa: "Nelle prossime settimane ci sarà un rilancio dell'agenda delle riforme del governo". A partire dal Def, sottolinea, che "con la prospettiva che ci aspetta richiedono una ulteriore accelerazione del ritmo delle riforme ed è quello che faremo".

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 E il premier continua, sempre strizzando l'occhio a Bruxelles: "Il governo è consapevole che c'è molto da fare ma è anche consapevole che compito del governo è sostenere i segnali positivi che ci sono. Nostro compito è sostenerli, non certo deprimerli: sarebbe un errore politico micidiale".  Il Consiglio dei ministri, spiega,  "ha preso decisioni molto rilevanti". E ricorda che "il completamento, con le ultime deleghe, della legge di riforma della P.A. è un'operazione complessa di grandissimo valore strategico e molto attesa anche in Europa e che al suo interno comprende anche misure di riassetto del comparto sicurezza e delle Forze Armate".

'I nostri concittadini - ha sottolineato Gentiloni - hanno il diritto a che vengano sottolineate le difficoltà ma anche questi segnali positivi. Abbiamo avuto dati straordinari sulla produzione industriale, sul commercio internazionale, abbiamo dati contraddittori ma interessanti sul lavoro, fondamentalmente positivi, anche quelli resi noti oggi, risultati molto importanti snella lotta all'evasione fiscale".

LA RIFORMA P.A. - E il Consiglio dei ministri di oggi ha dato il primo via libera a cinque decreti attuativi della maxi-riforma Madia sulla Pubblica amministrazione, che così arriva al traguardo. Tra le novità principali c'è il nuovo Testo Unico sul pubblico impiego, accompagnato dalla revisione del sistema di valutazione. Completano il pacchetto il documento unico per l'auto, la revisione dei ruoli delle forze di polizia e la riorganizzazione dei corpo dei vigili del fuoco.

Ora si andrà alle Camere e poi all'intesa con le Regioni: passeranno almeno tre mesi, tempo utile per gli aggiustamenti, già annunciati dalla ministra Marianna Madia, da apportare soprattutto alla luce dei suggerimenti e le sollecitazioni che arriveranno dai sindacati. 

La ministra festeggia con un tweet:

Poi dichiara: "Abbiamo approvato altri cinque decreti e di fatto completiamo l'iter legislativo della riforma. Ci saranno adesso i pareri delle commissioni parlamentari e poi i decreti torneranno in consiglio dei ministri per l'approvazione definitiva". "Questi 20 decreti approvati in tre anni - ha aggiunto Madia - sono 20 processi virtusi importanti che abbiamo messo in campo, alcuni dei quali stanno già dando effetti concreti nella vita delle persone". Ora Madia "pronta a fare una direttiva all'Aran e a iniziare un percorso formale per riaprire la stagione contrattuale, ferma da diversi anni".

Poi la ministra elenca: "Dal primo giugno col foglio unico mettiamo in campo una semplificazione che i cittadini percepiranno nella vita quotidiana". Secondo quanto si apprende non ci sarà però la fusione (prevista nella riforma di due anni fa, quando è nato il progetto) tra il Pra, il pubblico registro automobilistico gestito dall'Aci che oggi rilascia il certificato di proprieta' e la Motorizzazione, che invece consegna il libretto di circolazione. Niente agenzia unica e conseguente spostamento di personale, dunque, e anche le due banche dati resteranno separate. Col foglio unico il proprietario del veicolo risparmiera' 39 euro.