Mdp, ok a lista con SI. Pisapia: "Ci ripensino"

Ma arriva il secco 'no' di Speranza e Bersani. "Noi stiamo sempre dalla stessa parte". "Col Pd discuteremo dopo" Prodi garante del patto Pisapia-Pd. Il prof sente Renzi e sigla l'intesa

Giuliano Pisapia (S) con Roberto Speranza (Ansa)

Giuliano Pisapia (S) con Roberto Speranza (Ansa)

Roma, 19 novembre 2017 - E' una chiusura netta quella che arriva dalle assemblee di Sinistra Italiana e Articolo 1-Mdp alla richiesta di Renzi di partecipare alla ricostruzione di un campo di centrosinistra. L'assemblea nazionale di Articolo 1-Mdp ha approvato all'unanimità la relazione del coordinatore Roberto Speranza che dà il via al percorso che il 3 dicembre porterà alla nascita della lista unitaria con Sinistra italiana e Possibile. Porte che si chiudono in faccia al segretario Pd e Fassino proprio quando il lavoro di ricucitura sembrava portare a un punto di svolta.

Prodi garante del patto Pisapia-Pd. Il prof sente Renzi e sigla l'intesa

Ma il leader di Campo Progressista, Giuliano Pisapia, ci prova ancora e lancia un appello a Mdp e alle altre forze politiche di sinistra. "Ci ripensino. Troviamo insieme il modo per evitare di regalare il nostro Paese a chi l'ha già rovinato tante volte". L'ex sindaco di Milano ha rivolto agli altri partiti della sinistra "un richiamo affettuoso e gentile di amicizia, non polemico" perché "in un momento così difficile per il Paese si trovi un modo per fare non dico tutto ma almeno un pezzo di percorso insieme per evitare una vittoria dei 5 Stelle, dei populisti e delle destre". Queste le ragioni dell'appello a "Mdp - ha concluso Pisapia - e ad altri che si ritengono più a sinistra di noi". 

Da Speranza arriva la replica. "Più che cambiare idea noi, non vorrei sia stato Pisapia ad aver cambiato idea", ha detto il coordinatore all'assemblea Mdp. "Noi siamo sempre dalla stessa parte e lavoriamo a costruire un progetto alternativo alle politiche sbagliate di questi anni", ha aggiunto Speranza. 

"Noi andiamo avanti, siamo aperti, siamo una sinistra plurale. Chi è disposto a discutere venga" poi "il giorno dopo in Parlamento discuteremo con il Pd", risponde l'esponente di Mdp Pierluigi Bersani.

"Penso sinceramente che Renzi sia un nome del passato, non del futuro", aggiunge Speranza. "Oggi il Pd appare un partito all'inseguimento della destra. Meno tasse per tutti: era uno slogan di Berlusconi e oggi è uno slogan di Renzi. Se non si cambia la piattaforma per il Paese, noi non ci siamo. Vedo un tentativo in queste ore, ma se volete unità senza cambiamento non volete una alleanza, ma solo liste civetta. Troverete liste civetta, ma non troverete un popolo che chiede di cambiare le politiche di questi anni", ha aggiunto Speranza. 

Ed ecco la controreplica da Campo Progressista, stavolta per bocca di Marco Furfaro. "Abbiamo letto con un pò di stupore le parole di Speranza e di altri esponenti di Mdp sul fatto che avremmo cambiato idea - ha detto Furfaro -. Consiglierei cautela e rispetto. Non solo perché le biografie contano e negli archivi ci sono le foto di chi era in Parlamento ad approvare il Jobs Act e chi in piazza a contestarlo. Ma perché non siamo stati noi a cambiare idea, ma Mdp. Volevamo costruire insieme un soggetto di centrosinistra (a prescindere dal Pd). Mdp ha scelto poi di fare la 'cosa rossa'?". 

"Il centrosinistra non è la risorsa che manca ma il problema che c'è. E lo dico io che ho avuto una lunga esperienza di governo di centrosinistra". Nichi Vendola prende la parola all'assemblea di Sinistra italiana e sottolinea che "non si può non vedere oggi a qualunque latitudine del mappamondo l'implosione del riformismo". "Oggi - dice Vendola - torna come in una seduta spiritica Romano Prodi e le sue chiamate. Ma stiamo parlando di un evo che non ha più alcune relazione con le giovani generazioni che dovremo cercare di incontrare. Quel mondo è finito. E non è finito perché nasce il quarto polo. E' finito per consunzione, per assenza di radice sociale e di credibilità del soggetto politico".