Martedì 23 Aprile 2024

Manovra 2017, Renzi: "Chiude Equitalia, più fondi alla Sanità"

La legge di Bilancio sale a 26,5 miliardi. Il premier: "Un miliardo per piccole e medie imprese, sette per Ape e pensioni basse"

Matteo Renzi (Ansa)

Matteo Renzi (Ansa)

Roma, 15 ottobre 2016 - La legge di Bilancio 2017 approvata dal Governo è "piena di buone notizie per l'Italia e per gli italiani". Matteo Renzi ha aperto così la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri per illustrare le novità della manovra finanziaria, il cui valore complessivo è di 26,5 miliardi di euro. "E' la nostra quarta manovra, contando l'operazione sugli 80 euro. Mi piacerebbe finalmente pensare che sia chiaro il disegno che viene fuori unendo i puntini, come nella settimana enigmistica". "L'Italia non va ancora bene ma dopo due anni e mezzo va un po' meglio di prima, non siamo contenti, abbiamo fame di risultati positivi ma Italia va meglio. Passo dopo passo", ha detto ancora Renzi illustrando le slides. "La filosofia della stabilità 2017 è merito e bisogno, tenere insieme competitività ed equità, dare una chance a chi ci prova e una mano a chi non ce la fa", ha aggiunto.

LA CONFERENZA STAMPA

LA MANOVRA: LE NOVITA' PUNTO PER PUNTO

SPARISCE EQUITALIA - "Abbiamo approvato due testi. Quello della legge di Bilancio è piena di buone notizie. E il testo di un decreto legge che interviene su alcuni fondi del 2016 che abbiamo messo a disposizione per alcune voci urgenti e interviene nell'obiettivo di chiudere la parentesi Equitalia", ha esordito il presidente del Consiglio per poi spiegare che da questa operazione arriveranno 4 miliardi. "La chiusura di Equitalia non porterà la rottamazione delle cartelle, ma non si pagheranno gli smisurati interessi e le more che erano nella filosofia di Equitalia", ha puntualizzato il presidente del Consiglio. "Il modello con cui Equitalia si è diffusa e sviluppata - ha aggiunto - è stato inutilmente polemico, vessatorio nei confronti dei cittadini. Chiudere Equitalia significa chiudere con quel modello lì, significa che quando non paghi una tassa ti arriva un sms ('se mi scordo')". Il percorso di chiusura di Equitalia - ha precisato il premier - richiederà 6 mesi, "ma permette di dire: chiudiamo il passato, le multe si pagano, ma senza gli interessi vessatori che ci sono stati in passato".

SOLDI PER PMI - Il premier ha sottolineato che "il lavoro sulla competitività vale qualcosa come 20 miliardi" e comprende " industria 4.0 e soldi a chi investe". "Cari imprenditori ora sta a voi dimostrare di essere imprenditori e non prenditori", ha aggiunto Renzi. "Qualcuno diceva: 'chissà che fine fa il fondo della presidenza del consiglio?' Pensavano che servisse per il referendum. Ecco, alla fine dell'anno viene utilizzato per le piccole e medie imprese che non riescono ad avere accesso al credito", ha proseguito precidando che "un miliardo di euro del fondo di garanzia andrà alle piccole e medie imprese". "Noi i soldi - ha detto il premier- non li diamo alle stock option dei superbanchieri ma alle piccole e medie imprese che non riescono ad avere finanziamenti".

APE E PENSIONI BASSE - "Noi manteniamo l'impainto ma diamo un'occasione a chi vuole andare in pensione. Ora può farlo", ha detto ancora Matteo Renzi parlando dei fondi per l'Ape e delle misure del governo per le pensioni basse. "Abbiamo chiuso un accordo con il mondo dei pensionati, avevamo chiuso a 6 miliardi ed invece sono 7 nel triennio", ha aggiunto. "Sono sette miliardi di euro sul triennio e portano alla quattordicesima per le pensioni basse e per l'Ape in pensione prima. Se non hai titolo per accedere all'Ape social vai in pensione un anno prima con poco meno del 5% dello stipendio", ha spiegato il premier.

PIU' FONDI ALLA SANITA' - "Il fondo della sanità sarà di 113 miliardi - ha proseguito Renzi -. Stretta sulla sanità? Questa è larga, altro che stretta. Un abbraccio a chi dice che abbiamo tagliato il fondo sulla sanità". "Sulla sanità non abbiamo mai tagliato e non iniziamo a farlo adesso, ci sono due miliardi in più", ha detto il premier.

TASSE, PA E CANONE RAI - Il premier ha sottolineato che "scendono le tasse, va giù l'Ires che era al 27,5% e va al 24%. Va via l'Irpef agricola. Inoltre ci sono interventi di sostegno alle partite Iva". Inoltre, ha aggiunto, la legge di Bilancio metterà "1,9 miliardi lordi sul pubblico impiego con il rinnovo dei contratti e la riorganizzazione del comparto delle forze armate e le nuove assunzioni".  Infine scenderà anche il canone Rai. "Era a 100 quest'anno, passa a 90 il prossimo anno", ha aggiunto Renzi. "Le tasse, passo dopo passo, vanno giù, poi non basta, certo, bisogna fare meglio ma rivendichiamo i tanti bonus contro i tanti malus del passato. Se non si capisce il disegno organico è meno tasse e più diritti", ha concluso il premier. "Se il prossimo anno avremo la possibilità di continuare in questo lavoro" di riduzione della pressione fiscale, "il percorso sarà completato: ci manca solo l'Irpef".

PADOAN - Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha voluto invece sottolineare come la manovra sia aumentata a 26,5 miliardi rispetto ai 24,5 miliardi di euro ipotizzati in occasione dell'audizione dello stesso ministro in Parlamento. "Sono due miliardi in più", ha precisato Padoan. "Il pacchetto di competitività e investimenti è più di 2,5 miliardi", ha aggiunto spiegando che "all'inizio della settimana prossima il Documento programmatico di bilancio sarà inviato alla Commissione europea che risponderà nel giro di un paio di settimane". "I rapporti con la Commissione sono sempre molto fruttuosi se ci sono problemi cerchiamo di vederli prima piuttosto che dopo", ha concluso il ministro.