Giovedì 18 Aprile 2024

La Francia di Macron: dallo "choc d'ottimismo" al paese sfiduciato

Riccardo Brizzi e Marc Lazar curano il saggio collettivo che attraversa la politica francese fino alle soglie dell'Eliseo. Il volume dell'istituto Cattaneo in uscita per Il Mulino

Emmanuel Macron (LaPresse)

Emmanuel Macron (LaPresse)

Milano, 16 novembre 2017 - Non è un bilancio dei primi mesi all’Eliseo, non può esserlo, troppo presto. 'La Francia di Macron' – saggio curato da Riccardo Brizzi e Marc Lazar per l’Istituto Carlo Cattaneo e in uscita oggi per i tipi de Il Mulino – offre l’analisi dei motivi che hanno consentito di concludere la 'En Marche!' del giovane politico francese sulla poltrona più importante d’Oltralpe.

Riccardo Brizzi, la copertina del saggio e Marc Lazar
Riccardo Brizzi, la copertina del saggio e Marc Lazar

'La Francia di Macron' raccoglie gli interventi di Frederic Bozo, Bruno Cautres, Thierry Chopin e Jocelyn Evans, Marco Gervasoni, Gerard Gunberg, Florence Haegel, Piero Ignazi, Sebastien-Yves Laurent, Michele Marchi, Thierry Pech e Sofia Ventura. Assieme, con la regia dei due curatori, danno vita al racconto di un anno che ha rivoluzionato il panorama politico francese con conseguenze, ancora da capire, sugli altri paesi e sull’Europa. Dal tonfo di Hollande, 'il presidente normale' al fallimento di Fillon e dei Republicains, dalla nascita di 'En Marche!' all’affermazione senza precedenti di Marine Le Pen, attraverso una Francia che potrebbe essere l’Italia o qualunque altro paese d’Europa alle prese con le paure del terrorismo, i morsi della crisi economica, la lontananza dalla politica, l’affermazione dei sovranismi e la disaffezione verso un progetto europeo sentito sempre più distante quando non nemico. Europa che sempre più spesso è accusata di essere immobile, nonostante proprio in questi anni abbia costruito e rinforzato strutture comunitarie impensabili fino a qualche tempo fa: dal “fondo salva stati“ varato dalla Bce di Mario Draghi ai primi passi nella difesa comune. Europa che è stata il punto di riferimento di Macron che, in direzione ostinata e contraria, ne ha fatto campagna elettorale. Come è andata a finire lo sappiamo, come finirà è un destino ancora da scrivere.

"Questo giovane presidente ha sfide enormi – nota Brizzi - da intraprendere e realizzare. Ne ha l’ambizione, l’energia, la consapevolezza. Ne avrà i mezzi?" E avrà la forza di trovare la rotta attraverso paesi in cerca di leadership per un’Europa in cerca d’autore? Ricerca che in Francia, almeno nelle urne, ha indicato una risposta in Macron  la cui elezione è stata salutata come uno 'choc d’ottimismo'  e ora, dall’opinonie pubblica francese, impone la domanda: chi è davvero Macron? Per la destra un uomo di sinistra travestito da liberista – nota Marc Lazar chiudendo la raccolta di saggi – per la sinistra un prodotto delle elites, un'enarchist affine alla grande finanza globale. Sarà giudicato – conclude Lazar – non solo se rilancerà la crescita, ridurrà disoccuopazione e disuguaglianze, ma anche se saprà “restituire speranza" a un Paese che "da troppo tempo vive nella sfiducia generale".