Mercoledì 24 Aprile 2024

M5S, Fico ammette: "Aderire ad Alde fu un errore"

Il presidente della Commissione di Vigilanza precisa: "Non siamo un movimento che fa alleanze". Poi attacca Berlusconi e Renzi

Roberto Fico del M5S (Ansa)

Roberto Fico del M5S (Ansa)

Roma, 15 gennaio 2017 - Nel M5S c'è chi fa mea culpa. E' Roberto Fico, che a L'intervista a Maria Latella su SkyTg24 ammette: "Non sapevo che avremmo aderito ad Alde. Lo reputo un errore e anche questo errore andrebbe ammesso. Noi non siamo un movimento che fa alleanze. Nel Parlamento Ue c'è un meccanismo che ci costringe alle alleanze, ma il nostro posto vero è nei non iscritti, finché non raggiungiamo il numero per fare il gruppo nuovo".

Poi però precisa: "Internet aiuta a smentire le bufale. E' una bugia che l'ingresso in Alde avrebbe aiutato economicamente la Casaleggio associati. Rousseau è un'associazione no profit".  Altra autocritica sul caso Roma: "Marra è stato un errore, un grave errore. Abbiamo sbagliato, e quando si sbaglia bisogna dirlo". E sulla social-polemica che sottolinea le gaffe di Di Maio sul congiuntivo, Fico risponde con una battuta: "Anche io sono molto in lotta con i congiuntivi", assicura.

Ma il presidente della Commissione di Vigilanza ne ha un po' per tutti. Su Silvio Berlusconi ad esempio spiega: "L'unico obiettivo di Berlusconi è portare avanti la legislatura il più avanti possibile per cercare una soluzione da Strasburgo per potersi ricandidare". E aggiunge: "E' assurdo che nel 2018 Berlusconi abbia ancora potere di parola. Berlusconi e Forza Italia hanno dimostrato bene di governare male e per questo sono finiti sotto il 10%".  Quanto a Matteo Renzi, l'ex premier "cerca di gettare fango ma è meglio che guardi in casa sua - dice Fico - Avendo tantissimi problemi interni al Pd va a guardare in casa degli altri. Noi stiamo facendo un lavoro di partecipazione straordinario". Tornando all'euro Fico risponde con un  "Sì" alla domanda se sia favoravole a un referendum sulla permanenza dell'Italia nell'Euro: "E' importante fare i referendum. E' l'istituto più alto di partecipazione democratica. Non bisogna averne paura".

Rispetto poi alla politica italiana, i 5 stelle invocano il voto il prima possibile: "La Corte Costituzionale, il 24 gennaio prossimo, presenterà i suoi correttivi sulla legge elettorale Italicum e per noi si può andare a votare il prima possibile con la legge che esce dalla Consulta applicata, come dice anche il Capo dello Stato, in modo coerente e uniforme al Senato", conferma Fico sottolineando poi che il Movimento "non fa alleanze con nessuno, né con la Lega né con il Pd. Questo è un atto costitutivo dei Cinque Stelle. Noi lavoriamo esclusivamente sulle tematiche e se per caso ci sarà un proporzionale puro, noi speriamo di avere il 51% e in ogni caso se avremo l'incarico di governo, presenteremo il programma al Parlamento sui temi".