Giovedì 25 Aprile 2024

Ius soli, Grillo: "Pastrocchio invotabile". Salvini: "Pronti al referendum"

Il leader M5S: "Noi pensiamo ai problemi delle persone". Gentiloni: "Spero che il Parlamento faccia presto, è un atto di civiltà". Salvini: "Raccogliamo le firne"

Beppe Grillo e Matteo Salvini, sintonia contro lo Ius soli

Beppe Grillo e Matteo Salvini, sintonia contro lo Ius soli

Roma, 17 giugno 2017 - Il Movimento 5 stelle torna all'attacco sullo ius soli dopo essersi astenuto alla Camera (e come annunciato altrettanto farà lo stesso al Senato). Beppe Grillo sul suo blog precisa: "Trattasi non di legge, ma di pastrocchio invotabile. E' vergognoso tenere il Parlamento in stallo per discutere di provvedimenti senza capo né coda, mentre non si fa nulla per dare una mano alle famiglie italiane che si trovano in grande difficoltà economica". E mentre anche Matteo Salvini si scaglia contro la legge arrivando ad annunciare un referendum abrogativo, das parte sua il premier Paolo Gentiloni da Bologna parla della legge come di un 'atto di civiltà'.

GRILLO ATTACCA - M5S "non si fa le pippe pensando alle alleanze, alle cadreghe, alle lobby o alle cooperative. Pensiamo ai problemi delle persone, se chi governa facesse altrettanto oggi non saremmo qui", continua il leader.

E ancora: "Il nostro programma politico è la volontà del popolo. Con Rousseau siamo la prima e unica forza politica al mondo che fa decidere online agli iscritti i propri candidati e il proprio programma. Il MoVimento 5 Stelle è nato da un'esigenza che viene dal basso, dalle liste civiche, dai cittadini che sono stati abbandonati dallo Stato, presi in giro e vessati per anni dai partiti. Partiti che sono sempre gli stessi e sempre guidati dalle stesse persone da 20 anni. Noi con questa gente, e lo abbiamo detto da quando siamo nati, non vogliamo avere nulla a che fare. Non faremo nessuna alleanza con i partiti, con nessun partito, né con quelli che si dicono di sinistra, né con quelli che si dicono di destra. Categorie antistoriche, che oggi non hanno alcun significato". 

Il post è corredato da una foto con le facce di Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Matteo Renzi crociate con una 'ics' rossa. "Nella nostra attività parlamentare abbiamo sostenuto proposte di tutti i partiti, l'unico requisito necessario era che fossero buone idee. Quando saremo al governo chiederemo a tutti in maniera trasparente di sostenere le nostre buone idee che saranno state votate dagli italiani. Ma nessuna alleanza, nessun compromesso, nessun accordo segreto. Mai", aggiunge.

SALVINI E IL REFERENDUM -  Matteo Salvini ha ribadito che la Lega Nord farà di tutto per bloccare l'approvazione del disegno di legge che introduce lo ' ius soli' e confermato che, altrimenti, l'ipotesi è di promuovere una raccolta firme per tenere un referendum abrogativo. "Cittadinanza facile agli immigrati: noi faremo tutta l'opposizione possibile dentri il Palazzo", scrive il segretario leghista su Facebook. "Ma - prosegue - se il Pd insisterà, voi siete pronti a firmare per un referendum per cancellare lo ' ius soli'?".

Nei giorni scorsi, un altro leghista, il governatore Roberto Maroni aveva annunciato che la Regione Lombardia invece "sta lavorando" per ricorrere alla Consulta contro la legge che estende la cittadinanza a tutti i nati in Italia, se approvata. 

GENTILONI - "È arrivato il tempo di poter considerare a tutti gli effetti questi bambini come cittadini italiani. Glielo dobbiamo, è un atto doveroso e di civiltà. Mi auguro che il Parlamento lo faccia presto nelle prossime settimane", ha detto il presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, ospite della Repubblica delle Idee a Bologna.

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MINNITI - Gli ha fatto eco il ministro dell'Interno, Marco Minniti. "Su questo tema dello ius soli si gioca un tema cruciale. Si gioca la partita dell'immigrazione. C'è chi dice immigrazione è uguale a terrorismo, ma è un'equazione che è sbagliata. C'è invece un rapporto tra terrorismo e integrazione. Un paese ben integrato è un paese più sicuro", ha detto sempre da Bologna il capo del Viminale. Quelli che chiudono le porte - ha aggiunto - "credetemi, sono cattivi maestri e i cattivi maestri non vanno seguiti". "Questi - ha proseguito riferendosi ai bimbi stranieri nati in Italia - sono bambini, sono italiani, pensano in italiano, parlano italiano, vanno a scuola in Italia, tifano per squadre italiane: cosa c'entra tutto questo con la paura?".