Giovedì 18 Aprile 2024

Ius soli in Italia, cosa prevede il ddl. Come funziona in Europa

L'attuale norma prevede che si possa diventare cittadini italiani al compimento del 18° anno a patto che abbia sempre mantenuto la residenza nel nostro paese. Ecco cosa cambierebbe con la proposta di legge

Una manifestazione a sostegno dello ius soli (Newpress)

Una manifestazione a sostegno dello ius soli (Newpress)

Roma, 7 ottobre 2017 - Molti parlamentari, tra cui anche il ministro Graziano Delrio, hanno deciso di aderire allo sciopero della fame a staffetta a favore dell'approvazione della legge sullo Ius soli. Ma che cosa prevede esattamente il ddl la cui discussione si è arenata in Parlamento? Ecco cosa cambierebbe rispetto il passato e che cosa prevede invece la normativa degli altri Paesi europei.

LA LEGGE ATTUALE - La normativa vigente fa riferimento alla legge 91 del 1992, secondo cui esiste un'unica modalità di acquisizione della cittadinanza ovvero lo 'ius sanguinis' ('diritto di sangue'): un bambino è italiano se almeno uno dei genitori è italiano. Chi è nato in Italia da genitori stranieri può diventare cittadino italiano al compimento dei 18 anni, a patto che abbia mantenuto "legalmente e ininterrottamente" la residenza nel nostro Paese. Sono solo due i casi eccezionali di 'ius soli': per nascita sul territorio italiano da genitori ignoti o apolidi o impossibilitati a trasmettere al soggetto la propria cittadinanza secondo la legge dello Stato di provenienza o nel caso di un soggetto che sia figlio di ignoti ed è trovato nel territorio italiano.  L'attuale legge esclude, quindi, tutte quelle decine di migliaia di bambini nati e cresciuti in Italia, legando la loro sorte a quella dei genitori a cui, nel frattempo, il premesso di soggiorno potrebbe scadere.

IUS SOLI TEMPERATO - Il disegno di legge liquidato alla Camera introduce uno 'ius soli' temperato. Il testo infatti non prevede il diritto di acquisire la cittadinanza italiana a tutti quelli che nascono nel nostro Paese, ma prevede che possano ottenere la cittadinanza tutti quei bambini stranieri nati in Italia da genitori stranieri, se almeno uno dei due genitori si trova legalmente in Italia da almeno 5 anni.  Di conseguenza se il genitore in possesso di permesso di soggiorno non proviene dall’Unione Europea, deve aderire ad altri tre parametri: – deve avere un reddito non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale; – deve disporre di un alloggio che risponda ai requisiti di idoneità previsti dalla legge; – deve superare un test di conoscenza della lingua italiana.

L'acquisizione della cittadinanza non sarà automatica, ma sarà necessario farne richiesta. Per ottenere la cittadinanza servirà infatti una dichiarazione di volontà espressa da un genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale all’ufficiale dello stato civile del comune di residenza del minore, entro il compimento della maggiore età. Chi non presenta questa dichiarazione, potrà fare richiesta della cittadinanza entro due anni dal raggiungimento della maggiore età. In ogni caso, per chiunque nasce e risiede in Italia legalmente e senza interruzioni fino a 18 anni, il termine per la richiesta della cittadinanza passerà da uno a due anni dal compimento della maggiore età.

IUS CULTURAE - C'è poi un'altra strada di ottenere la cittadinanza per i minori stranieri: lo 'ius culturae' (diritto di cultura). La traduzione e il significato di quest'altra espressione latina rimandano al sistema scolastico italiano. In questo caso potranno chiedere la cittadinanza italiana i minori stranieri nati in Italia o arrivati entro i 12 anni che abbiano frequentato le scuole italiane per almeno cinque anni e superato almeno un ciclo scolastico (scuole elementari o medie). I giovani nati all'estero, che giungono nel nostro Paese fra i 12 e i 18 anni, potranno ottenere la cittadinanza dopo aver abitato in Italia per almeno sei anni e avere superato un ciclo scolastico. 

COME FUNZIONA NEGLI ALTRI PAESI EUROPEI - Gli Stati dell'Unione europea non hanno regole uniformi su come ottenere la cittadinanza: - in Germania è cittadino tedesco chi è figlio di un cittadino straniero che ha il permesso di soggiorno da almeno otto anni; - sono francesi i figli nati in Francia da immigrati nati in Francia e i bambini nati in Francia da genitori stranieri se al compimento della maggiore età hanno avuto la residenza per almeno cinque anni; - in Spagna un bambino diventa cittadino spagnolo se almeno uno dei due genitori stranieri è nato in Spagna; - la cittadinanza irlandese si ottiene se i genitori stranieri risiedono nel paese da almeno tre anni; - si diventa cittadini belgi, a 18 anni, se si è nati in Belgio. Infine è cittadino britannico chi nasce nel Regno Unito (ius soli) anche se uno solo dei genitori è legalmente residente nel Paese.