Grillo ad Avvenire: "Noi al governo? Fenomeno naturale"

E il direttore del quotidiano dei vescovi: "Su molti temi stessa sensibilità tra cattolici e grillini"

M5S, Luigi Di Maio con Beppe Grillo (Imagoeconomica)

M5S, Luigi Di Maio con Beppe Grillo (Imagoeconomica)

Roma, 19 aprile 2017 - Lunga intervista a tutto tondo di Beppe Grillo ad Avvenire, in cui parla del M5S al governo, dei guasti prodotti dall'Europa, del populismo, di Trump, della politica personalistica. E intanto il direttore del quotidiano della Cei Marco Tarquinio, parlando al Corsera, mostra di apprezzare particolarmente Di Maio e tratteggia un Movimento 5 stelle che sui grandi temi ha molti punti di sintonia con il mondo cattolico. In tutto ciò un altro pentastellato, Roberto Fico, commenta: "Apertura Cei? Sono solo contento che si parli di povertà in Parlamento".

BEPPE GRILLO - "Non esiste una 'strategia' per arrivare a Palazzo Chigi - assicura il leader dei 5 stelle - Immagino questo risultato come un auspicabile fenomeno naturale, generato da gente decisa a 'scendere sulla terra', lontano dagli incantesimi degli agnellini salvati da Berlusconi e dalle palle seriali che vengono dal partito ora al governo. Un partito che ha solo un merito: mantiene al suo comando la persona che meglio lo rappresenta, il bugiardo Renzi". E di se stesso dice: "Io non uso il mio mestiere per convincere. Sono semplicemente Beppe Grillo. Con le mie passioni, con i miei limiti, con le mie intuizioni. Lascio che tutto traspaia ed emerga per come è". 

Niente sconti sull'Europa: "La verità è che quest'Europa non ha futuro perché è il nulla, una sorta di nave dei folli. Questa Ue non può essere egoista né altruista, perché non è nulla". E ancora: "L'Unione Europea di oggi è un sacco contenente 27 popoli che si chiedono come ci siano finiti dentro. Tra questi popoli ci sono connessioni rigide e frustranti, innaturali. L'Unione non può nemmeno, per questo, essere tacciata di egoismo...". Quanto al populismo, Grillo attacca: "E' incredibile che si continui a parlare di 'forze e leader populisti' incombenti sui governi dei Paesi della Ue, mettendo assieme le reazioni meno confrontabili tra di loro con il problema più diffusamente uguale in tutto il mondo: il dopo-sbornia della finanza, delle agenzie di rating, dei cittadini sbattuti sul piatto del business mondiale come manodopera per un'uscita dalla 'Grande Crisi' che è soltanto nominale. E intanto le banche continuano a sfilare dalle tasche dei cittadini i risparmi e i loro beni". E il presidente Usa Donald Trump? Per Grillo "è l'espressione plastica della fine della sinistra 'frou frou'. La gente si è stufata degli Obama e dei Clinton, tutto il loro essere di sinistra trova sfogo nel concedere qualche diritto senza costi e sorridere bene davanti alle telecamere". 

TARQUINIO - Il direttore del quotidiano della Cei Marco Tarquinio spiega perché il mondo cattolico "considera già" i Cinque Stelle interlocutore politico al pari di centrodestra e centrodestra:  "Sono tanti i cattolici che partecipano alle iniziative del Movimento". E "se guardiamo ai grandi temi, dal lavoro alla lotta alle povertà, nei tre quarti dei casi abbiamo la stessa sensibilità. La sintonia è forte sulla lotta alle povertà e sul valore della partecipazione. Per contro, non riesco a capire come possano portare fino alle estreme conseguenze il loro concetto di libertà su temi eticamente sensibili come quello del fine vita e dell`eutanasia".

"Anche nei programmi di Pd e Fi - dice Tarquinio - ci sono temi comuni. Ma c'è un altro quarto che fa la differenza". Quanto ai Cinque Stelle, Tarquinio sottolinea il particolare apprezzamento per Luigi Di Maio, per la lancia spezzata contro la generalizzazione del lavoro domenicale: "Constato che il M5s entra in modo serio nella discussione. Credo sia comune la preoccupazione che almeno un giorno della settimana sia dedicato a relazioni che siano altro da quelle lavorative. Non è un tema solo religioso".

FICO - "Io sono solo contento del fatto che si parli di povertà e che in Parlamento oggi grazie al Movimento ci siano dei provvedimenti che vanno in questa direzione - dice Roberto Fico, capogruppo M5S alla Camera, ai microfoni di Radio Radicale - Vanno solo approvati. Il Pd fa giacere in Senato il reddito di cittadinanza, non lo approvano, noi vogliamo farlo il prima possibile, e se non lo potremo fare ora, lo faremo quando saremo al governo".

Non c'è contraddizione quindi rispetto al fatto che la Chiesa vi stimi per alcune iniziative e poi dica di non capire le vostre aperture su temi eticamente sensibili come il testamento biologico? "No - ha risposto Fico - perché anche io posso condividere alcune posizioni di una organizzazione e altre posizioni di altri soggetti, si dibatte e si trova una sintesi. Non trovo alcun problema ad essere in accordo o in disaccordo su alcuni temi".