Mercoledì 24 Aprile 2024

Gentiloni posa il primo mattone. Ma l’appalto della scuola non c’è

Pesaro, il premier inaugura anche impianti sportivi costruiti a metà

Paolo Gentiloni a Pesaro (Imagoeconomica)

Paolo Gentiloni a Pesaro (Imagoeconomica)

Inutile, passano le epoche, i sistemi politici, i governi e si torna sempre lì: all’affannosa ricerca del consenso. Ci cade anche il premier Gentiloni, finora con un aplomb britannico insolito per chi guida l’Italia. Un giorno quelle opere potranno essere inaugurate di nuovo: un taglio di nastro leva l’ansia del giorno. Non è neppur una sindrome italica: prime pietre, tiggì e scolaresche felici sono l’humus per ogni politico. In tutto il mondo. Ognuno in cuor suo speranzoso che i gentili spettatori se ne ricordano solo in caso di urne. E non un anno dopo, all’ennesima cerimonia. 

Pesaro, 20 giugno 2017 - L’importante è partecipare. E’ una regola dello sport ma funziona molto bene anche in politica. Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci lo applica con metodo, ne ammira il passo anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni arrivato ieri a Pesaro per inaugurare un impianto di Pentathlon realizzato a metà. L’altra è grezza.  Ha poi posato la prima pietra per la costruzione di una scuola media di cui c’è un progetto di massima, un paio di rendering e una conferenza stampa, ma niente altro: né progetto esecutivo né appalto né un voto in consiglio comunale. 

È prevista la sua costruzione in un ex deposito dell’Esercito, già acquistato anni fa dal Comune per farci la nuova questura poi mai realizzata (malgrado costosissimi progetti): quando quei mattoni messi ieri dal presidente Gentiloni saranno affiancati da altri? Ma intanto il capo del governo ieri era raggiante: «Educazione scolastica e sostenibilità ambientale devono viaggiare insieme» ha detto, aggiungendo: «L’efficientamento energetico è in linea anche con la ripresa degli investimenti pubblici e della spinta sul mercato interno, fondamentali per far ripartire l’Italia, che deve sfruttare al massimo l’aggancio alla ripresa europea».

E a Pesaro saranno realizzate sei opere pubbliche in collaborazione con il Gse (Gestore Servizi Energetici) con cui ieri sono state firmate i contratti. Il presidente Gentiloni ha ammirato la voglia di innovare che dimostra la città puntando su scuola e sport. «Un amministratore deve sapere affrontare le curve e le peripezie di un appalto o di una trafila burocratica, occorre avere coraggio e non è mai facile». 

Tutto vero, ma c’è modo e modo per aggirare l’ostacolo. Quello scelto a Pesaro dal sindaco Ricci funziona a meraviglia: non uno o due impegni e investimenti qualificanti l’anno, che potrebbero restare impigliati nell’ingorgo dei Tar o dei Consigli di Stato, ma dieci o venti idee, a partire dalle scuole passando per le piscine, i vecchi pala rimessi a nuovo, parchi, bocciodromi, stadi, calcio e rugby, ponte in legno sul fiume per farci passare bici e pedoni, palestre, piste ciclabili per 80 chilometri, ma anche strade e opere compensative per 90 milioni pagate da Autostrade, oltre ad attaccare con multe a raffica ai proprietari di hotel e abitazioni abbandonate che non rispettano i canoni del decoro.  In caso di non interessamento, il Comune si sostituisce al privato nel fare i lavori il cui costo verrà poi addebitato. 

Dice Ricci (che è il responsabile nazionale enti locali del Pd): «Oltre agli avanzi di amministrazione per 20 milioni, che abbiamo utilizzato per strade e scuole, stanno per arrivare altri 20 milioni per la città, 11,2 per il bando delle periferie, gli altri dall’accordo con il Gse. A dimostrazione che con la collaborazione città-Governo sono ripartiti gli investimenti pubblici. Pesaro – ricorda– è città europea dello sport 2017, ha una tradizione di politiche ambientali: lo stesso Gentiloni ha ricordato la ‘bicipolitanà, progetto di una rete di piste ciclabili perché prendersi cura delle città è il modo migliore per assicurare la convivenza e la sicurezza».