Martedì 23 Aprile 2024

Elezioni in Sicilia: Genovese jr, boom di preferenze (e di polemiche)

Il 21enne di Forza Italia è il più votato a Messina. Il padre Francantonio, condannato in primo grado a 11 anni, lasciò il Pd per Fi. Stilettata di Fava: "Non lo invidio"

Combo: Luigi e Francantonio Genovese

Combo: Luigi e Francantonio Genovese

Messina, 6 novembre 2017 - La vittoria del centrodestra in Sicilia ha varie sfumature, e vari nomi e cognomi. A Messina ad esempio ha la faccia da ragazzino di Luigi Genovese, che è risultato il più votato in città, dove è candidato nella lista di FI. 

Per chi non ricordasse la sua storia: Luigi Genovese - 21 anni appena - è figlio del ben più famoso Francantonio, condannato in primo grado a 11 anni di carcere nel processo sui corsi di formazione professionale, che coinvolge anche la moglie e altri parenti. Molti in campagna elettorale puntavano il dito contro di lui bollandolo come un "impresentabile" delle liste di Musumeci per via dei guai giudiziari dei genitori. Evidentemente la cosa non ha particolarmente scandalizzato gli elettori: Genovese jr ha ottenuto la bellezza di 17.359 preferenze.

STORIA DI FAMIGLIA - Né gli ha fatto da freno - in questo boom di voti - la tendenza familiare al cosiddetto 'cambio di casacca': cinque anni fa lo zio del neoeletto, Franco Rinaldi, ottenne 18 mila voti come candidato del Pd, poi transitò in Forza Italia, come del resto fece il papà Francantonio Genovese, che nel 2008 fu il primo segretario regionale dei democratici. La storia si ripete ma al contrario: cinque anni fa i voti di Rinaldi diedero un certo contributo alla vittoria del centrosinistra che portò Rosario Crocetta a palazzo d'Orleans. Oggi, anche in termini numerici, i voti sono più o meno gli stessi, ma vanno a vantaggio del centrodestra.

I rapporti tra Francantonio Genovese e i dem cominciarono a incrinarsi nel 2013, quando il 'campione' delle preferenze ricevette un avviso di garanzia per i cosiddetti corsi d'oro della formazione professionale. L'anno successivo il parlamento votò a favore del suo arresto e poco dopo Genovese lasciò il Pd per Forza Italia, condotto per mano da Gianfranco Miccichè, coordinatore degli azzurri nell'Isola; stessa scelta fecero il cognato alla Regione e un nutrito gruppo di consiglieri comunali messinesi.  E sempre Miccichè è stato il regista del debutto in politica di Genovese junior. Il candidato che si piazza dietro l'esordiente figlio d'arte, Tommaso Calderone, è distanziato di circa 5 mila voti. La famiglia Genovese ha legami di parentela con Nino Gullotti, dal '58, per 31 anni consecutivi e fino alla sua morte, parlamentare della Dc e più volte ministro. 

LA BATTUTA DI FAVA -  Ma ecco la stilettata di Claudio Fava, in conferenza stampa a Palermo: "I tanti voti per Genovese jr? Non lo invidio, perché ha la responsabilità di un'ipocrisia, di molti elettori che hanno votato lui perché non potevano votare il padre. Fin quando la politica sarà una somma di obbedienze, non per colpa sua, ma di chi lo ha votato sull'attenti pensando al padre, la Sicilia sarà terra complicata, terra disagiata". 

LE ACCUSE A 5 STELLE - Sarcastico il commento di Luigi Di Maio: "Noi abbiamo il voto libero, il voto pulito, il voto consapevole, il voto bello - ha detto commentando i risultati delle urne - Gli altri vincono ma grazie all'Udc che sosteneva Crocetta cinque anni fa e adesso sta con Musumeci, grazie ai voti degli impresentabili, grazie a bambini prodigio che tutto a un tratto riescono a ottenere ventimila voti dal nulla".