Elezioni Molise, i risultati definitivi. Vince il centrodestra

Toma nuovo governatore, il Movimento 5 Stelle in calo ma resta è il primo partito. Salvini e Meloni: "Segno che il governo spetta a noi" IL PUNTO Gli echi molisani- di P. DE ROBERTIS RISULTATI E AFFLUENZA (elezioniregionemolise2018.it) Cottarelli: "Mercati in ansia, serve un governo stabile" - di A.GOZZI

Donato Toma, al centro, festeggia la vittoria in Molise (Lapresse)

Donato Toma, al centro, festeggia la vittoria in Molise (Lapresse)

Campobasso, 23 aprile 2018 - Il centrodestra vince le elezioni regionali in Molise. Al termine dello scrutinio di tutte le 394 sezioni, Donato Toma si prende la poltrona di governatore con il 43,46% delle preferenze (73.229 voti). Netto il vantaggio sul candidato del Movimento 5 Stelle, Andrea Greco, che si ferma al 38,50% (64.875 voti). Molto più staccato il candidato del centrosinistra, Carlo Veneziale, al 17,10 % (28.820 voti), mentre Agostino Di Giacomo (CasaPound) ottiene lo 0,42%.

RISULTATI E AFFLUENZA 

"Dedico la vittoria a tutti i molisani. Sarò il presidente di tutti", sono state le prime parole del neo governatore. "Abbiano fatto capire alla gente che la protesta da sola non bastava e abbiamo messo sul piatto delle soluzioni. Gli elettori lo hanno capito e adesso tocca a noi - ha detto ancora Toma - Ora dobbiamo far uscire la nostra Regione dal pantano in cui si trova, sburocratizzando e realizzando infrastrutture per modernizzare territorio e creare occupazione, come abbiamo detto in campagna elettorale". 

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LO SPOGLIO - Primo partito è il Movimento 5 stelle al 31,57% anche se in calo rispetto alle politiche, dove prese il 44,8%. All'interno del centrodestra Forza Italia con il 9,37% resta - seppur di poco, davanti alla Lega (8,23%), Fratelli d'Italia al 4,44%, Popolari per l'Italia al 7,11%, Udc al 5,11%. Nel centrosinitra infine il Partito democratico è al 9,03% (persi quasi metà dei consensi rispetto alle politiche) e Liberi e uguali al 3,29%. 

IL CENTROSINISTRA AMMETTE LA SCONFITTA - "Ho perso, chiaramente", ha detto il candidato del centrosinistra Carlo Veneziale (Pd) a spoglio non ancora ultimato ma era già chiaro che fosse fuori dai giochi. "Ho perso ma quello che resta è il percorso politico, quello di un centrosinistra che ha ritrovato l'unità - ha detto ammettendo la sconfitta - dopo anni di divisioni, e questa è l'eredità positiva che resterà a chi verrà dopo di me".

TEST GOVERNO - Le elezioni in Molise sono un test locale che però può essere rilevante anche in chiave nazionale per la formazione del governo italiano. Non a caso i centri della Regione negli ultimi giorni sono stati meta delle passerelle dei big: Berlusconi, Salvini, Di Maio e anche Gentiloni. E questo nonostante il Molise sia la regione più piccola di quelle a statuto ordinario (331.253 gli elettori aventi diritto, di cui 78.361 residenti all'estero).

SALVINI - E proprio su questa scia arrivano le dichiarazioni dei principali leader politici. I dati "confermano che gli italiani hanno idee chiare; Sinistra e Pd sono cancellati dalla faccia della terra", dice in proposito Matteo Salvini. "Visto che il mio impegno è dare all'Italia un governo che risponde alle scelte degli italiani, ritengo che il Partito Democratico, per dignità, non possa far parte di nessun governo per i prossimi 5 anni", aggiunge il segretario del Carroccio.

MELONI - "La schiacciante vittoria del centrodestra in Molise con il fondamentale contributo di Fdi, unico partito che cresce rispetto alle politiche, è un'altra indicazione chiara per il Presidente Mattarella: gli italiani vogliono un governo guidato dal c.destra e con un programma di centrodestra. Complimenti e buon lavoro al neo governatore Donato Toma! Ora a testa bassa per strappare anche il Friuli Venezia Giulia alla sinistra", scrive la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, su Facebook.

BERLUSCONI - "La nostra coalizione cresce in modo importante, e in Molise come a livello nazionale è senza dubbio la prima area politica - afferma invece Silvio Berlusconi -. All'interno del centrodestra Forza Italia non soltanto si conferma la prima lista, ma, considerando l'apporto delle liste delle liste civiche i cui protagonisti sono totalmente riconducibili a noi, è in forte crescita rispetto al dato delle recenti elezioni nazionali". 

M5S - E se il centrodestra esulta per il risultato delle urne, il Movimento ne sminuisce la portata. "Non ha vinto il centrodestra ma il centrodestra coalizzato con una miriade di liste come Orgoglio Molise, Popolari per l'Italia, Unione di Centro, Iorio per il Molise, Movimento nazionale per la sovranità, Il Popolo della Famiglia. Il Cosiddetto centrodestra, alle elezioni del Molise che per sua natura non si possono neanche comparare con elezioni politiche, ha ottenuto circa il 22% dei voti. E sia Fi che la Lega non hanno superato il 10%", dichiarano in proposito i capigruppo di Camera e Senato, Giulia Grillo e Danilo Toninelli. "E' un risultato storico a livello regionale. Forse il Movimento Cinque Stelle non aveva mai fatto così bene in un'elezione regionale - commenta dal canto suo il candidato Andrea Greco ad Agorà su Rai3 -. Siamo passati da due consiglieri a sei, sei persone che si batteranno per difendere le idee del Movimento e soprattutto per rendere onore ai cittadini che ci hanno votato. Io parlerei di risultato storico, non di fallimento". 

MODALITA' DI ELEZIONE - L'elezione del presidente di Regione è diretta vince il più votato senza ballottaggio, mentre quella dei consiglieri regionali avviene con meccanismo proporzionale con un premio di maggioranza. 

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AFFLUENZA DATI COMUNE PER COMUNE) -  L'affluenza definitiva registrata ad urne chiuse è del 52,16%.  Il centro con la più alta percentuale di votanti è Belmonte del Sannio (Isernia) con il 67,86%, mentre quello con la più bassa è San Biase (Campobasso) con il 17,19%. A Campobasso sono andati a votare il 62,78% degli aventi diritto, il 59,67% a Isernia, a Termoli, il centro più popoloso della regione, il 57,28%. Nelle precedenti elezioni regionali del 2013 l'affluenza fu del 61,63%, mentre alle politiche di marzo era stata del 71,6%.

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