Centrodestra, firma a tre sul programma. Legge Fornero, sì all'azzeramento

Nulla di fatto per la candidatura alla regione Lazio, protesta la 'quarta gamba' esclusa

Berlusconi, Meloni e Salvini: firma a tre sul programma di centrodestra (Ansa)

Berlusconi, Meloni e Salvini: firma a tre sul programma di centrodestra (Ansa)

Roma, 19 gennaio 2018 - Firma a tre, nella notte, sul programma elettorale comune Fi-Lega-Fdi, mentre si verifica ancora un nulla di deciso sulla candidatura di centrodestra alla presidenza della Regione Lazio.

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Il secondo vertice in due settimane tra Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini si tiene a Palazzo Grazioni (e non, come promesso, in casa leghista), dura quasi tre ore e prevede, scritto nero su bianco, il "superamento" della legge Fornero, mentre la settimana scorsa il leader di Forza Italia aveva detto che "alcune cose vanno tenute". A postare la notizia sui social è soltanto Berlusconi: 

A MATTINO 5 - Infaticabile nella sua maratona televisiva, e nonostante avesse fatto le ore piccole per il summit a tre, Berlusconi si è poi presentato a 'Mattino 5'. "Soddisfatto? Sì, è un programma lungamente approfondito. Ho cominciato a prepararlo io", ha esordito scherzando sul fatto di non essere in formissima ("Ho toccato il letto per due ore").

E subito parte con l'elenco delle promesse 'fiscali': con il centrodestra "non ci saranno più tasse sulla prima casa, neppure sull'auto, non saranno tassate le successioni né le donazioni, elimineremo l'Irap: questa flat tax è una rivoluzione globale, che porterà economia a crescere e a creare posti di lavoro". Lui, sottolinea, le promesse le mantiene: "Non c'è stata promessa fatta in campagna elettorale non mantenuta da me. Per me rispettare le promesse è la prima moralità della politica".

Quanto all'identikit del premier, Berlusconi scherza: "Dovrebbe essere qualcuno che nella vita si è posto dei traguardi importanti, rischiosi ma è riuscito a raggiungerli. Qualcuno come.. Mi viene in mente un certo Silvio Berlusconi". E spiega: "Il nostro Governo non sarà formato da tutti ministri politici di professione, ma da una maggioranza di ministri che vengono dall'Italia vera e viva che siano protagonisti della società civile, del terzo settore, imprenditori. Su 20 ministri, 12 verranno dall'Italia del lavoro e 8 soltanto dell'Italia della politica".

Poi c'è un "piano straordinario per la natalità con asili nido gratuiti e consistenti assegni familiari", "più libertà di scelta per le famiglie nell'offerta educativa e sanitaria". E sul fronte giustizia, il centrodestra toglierà l'appello per gli assolti.

REGIONALI LAZIO - Tornando all'incontro della notte, resta complicato il capitolo della candidatura a governatore del Lazio. Il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi  piace a Salvini ma non ottiene l'investitura di Berlusconi e Meloni. Nè la ottiene il candidato Fdi Fabio Rampelli sul cui nome i consensi in Fi sono cresciuti ma non ancora abbastanza. 

LA QUARTA GAMBA - "Noi con l'Italia-Udc" protesta: il vertice infatti non li ammette ancora alla sottoscrizione del programma al cui tavolo tecnico hanno partecipato.  "Apprendiamo dalle agenzie di stampa che è stato firmato il programma della coalizione del centrodestra, ne prendiamo atto e la riteniamo una mossa sbagliata su ciò che caratterizza principalmente una coalizione", scrivono "Noi con l'Italia-Udc" Raffaele Fitto, Lorenzo Cesa, Flavio Tosi, Enrico Zanetti, Gaetano Quagliariello.