Grasso a D'Alema: "Governo del presidente? Solo per cambiare legge elettorale"

Il leader di Liberi e Uguali stronca l'ipotesi dell'ex premier. Ma anche Pd e Forza Italia non sono disponibili

ietro Grasso e, sullo sfondo, Massimo D'Alema (Imagoeconomica)

ietro Grasso e, sullo sfondo, Massimo D'Alema (Imagoeconomica)

Roma, 18 gennaio 2018 - Prime frizioni tra leader all'interno di Liberi e Uguali. Pietro Grasso ha digerito poco l'intervista al Corsera con cui Massimo D'Alema - da molti considerato vero leader di LeU - ha lanciato l'ipotesi di un governo del presidente dopo le elezioni.

Parlando al Tg3 di stasera, Grasso ribatte: "Non c'è nulla di nuovo: abbiamo sempre detto che questa legge elettorale non potrà mai dare governabilità se ci saranno i risultati che i sondaggi prevedono. Noi siamo una forza politica responsabile - insiste - ma siamo disponibili solo per una nuova legge elettorale". Prima di lui avevano rispedito l'ipotesi al mittente anche Pippo Civati, Stefano Fassina e Laura Boldrini.

D'Alema sostiene che il Rosatellum non solo non darà una maggioranza, ma che è stato addirittura "congegnato" per non garantire la governabilità. Ipotesi non nuovissima, ma che D'Alema porta all'estremo: dopo il voto ci sarà "una convergenza di tanti partiti diversi attorno a obiettivi molto limitati". Chi sarà della partita? Tutte le forze responsabili, Leu inclusa

Ipotesi o dietrologia? Di fatto l'intervento di D'Alema piace poco anche a Pd e Forza Italia. Il presidente dem Matteo Orfini afferma che il governo del Presidente altro non è che "larghe intese" e ne approfitta per lanciare l'appello: "E' l'ennesima dimostrazione che c'è un solo modo per evitare quello scenario: votare il Pd". Da parte sua Andrea Orlando sottolinea che "non è il Pd che propone l'inciucio".

Per Forza Italia, Deborah Bergamini risponde con una battuta: "Governo del Presidente? L'unico governo del Presidente auspicabile per l'Italia e per gli italiani è un governo del Presidente Berlusconi". Quanto al presidente Mattarella, che dovrebbe guidare l'operazione dopo il voto, lui non si fa certo tirare per la giacchetta. 

Elezioni 2018, il programma di Liberi e Uguali: dall'articolo 18 ai soldi pubblici