Coronavirus, Conte: "Non allentiamo le misure. Passeggiate coi bimbi? Mai autorizzate"

Il premier in diretta su Facebook ha sottolineato che staremo a casa anche a Pasqua: "Ma se i dati dovessero consolidarsi passeremo alla fase 2 e alla fase 3"

Roma, 1 aprile 2020 - Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte torna a parlare agli italiani sull'emergenza coronavirus nel nostro Paese. E lo fa in una conferenza stampa su Facebook. "Se noi smettessimo di rispettare le regole e allentare le misure - esordisce - tutti gli sforzi sin qui fatti sarebbero vani, pagheremmo un prezzo altissimo". E in seguito "saremmo costretti a ripartire di nuovo, non ce lo possiamo permettere".

Insomma, gli italiani dovranno rimanere a casa anche a Pasqua, ma questo ulteriore sacrificio permetterà al Governo di impostare la "fase due", cioè un primo allentamento delle restrizioni, non appena arriverà l'ok dal Comitato scientifico.  "Mi spiace che queste nuove misure capitano in un momento particolare, una solenne festività, la Pasqua. Saremo purtroppo - lo dico personalmente dispiaciuto - saremo costretti ad affrontare anche questi giorni di festività con questo regime".

Ecco il Pdf del Dpcm firmato oggi da Conte:

Coronavirus, le fasi 2 e 3

"Questo - ha però precisato - ci consentirà di iniziare a valutare sempre con le raccomandazioni del comitato scientifico una prospettiva. Nel momento in cui i dati dovessero consolidarsi e gli esperti ce lo consentiranno inizieremo a programmare una fase due, quella di convivenza col virus. Misure che pian piano portano a un allentamento, per poi entrare nella fase tre, l'uscita dall'emergenza. La ripresa della normalità, la ricostruzione".

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Le novità del Dpcm

Nel nuovo dpcm appena firmato dal premier si vietano gli allenamenti anche degli atleti professionisti "onde evitare che delle società sportive possano pretendere l'esecuzione di una prestazione sportiva anche nella forma di un allenamento. Ovviamente gli atleti non significa che non potranno più allenarsi: non lo faranno in maniera collettiva ma individuale". 

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Passeggiate coi bimbi? Mai dato l'ok

Il governo non ha modificato le norme sulle uscite dall'abitazione, la circolare del ministero dell'Interno sulle passeggiate con i figli è solo un chiarimento delle norme già in vigore, è poi la spiegazione di Conte anche in risposta alle polemiche.  "Non abbiamo affatto autorizzato l'ora del passeggio coi bambini, questo lo vorrei chiarire", ha tenuto a precisare il premier. "In fase di interpretazione abbiamo semplicemente detto che se ci sono bambini quando un genitore va a fare la spesa - siccome i minori sono gli unici che non possono uscire - si può consentire l'accompagno di un bambino. Ma questo non deve essere l'occasione per il genitore per andare a spasso e avere un allentamento delle misure restrittive. Dobbiamo assolutamente preservare questo regime, proprio adesso che si verificano i primi effetti positivi non dobbiamo abbassare l'attenzione, la soglia di guardia".

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Conte: "Il Mes è inadeguato"

Quanto alla crisi economica, Conte spiega: "Sono stato molto chiaro con i leader europei: visto che il dibattito e la discussione si concentrava sul Mes, ho detto che lo considero uno strumento assolutamente inadeguato per far fronte a questa emergenza, è uno strumento nato per choc asimmetrici mentre noi attraversiamo uno tsunami epocale. Ho detto ai colleghi: non mi riproponete questo Mes con queste regole".

E ancora: "Se il Mes in prospettiva, senza le regole attuali, verrà snaturato e posto nell'ambito di un ampio pacchetto" e "senza condizionalità può essere uno strumento che ci offrirà una possibilità di mettere in piedi una strategia europea che ci consenta di poter dire che l'Europa c'è, sta dimostrando di essere un insieme coordinato e integrato di Stati che riescono a far fronte comune contro un nemico comune".