Giovedì 25 Aprile 2024

Roma, rigettato il ricorso sul contratto M5S: "Virginia Raggi eleggibile"

I giudici hanno respinto la richiesta di nullità per il contratto tra la sindaca e il Movimento 5 Stelle e la relativa richiesta di ineleggibilità. Casaleggio: "Non esiste alcun contratto"

La sindaca di Roma Virginia Raggi (Ansa)

La sindaca di Roma Virginia Raggi (Ansa)

Roma, 17 gennaio 2017  - Il Tribunale civile di Roma ha respinto i due ricorsi presentati dell'avvocato Venerando Monello sul contratto firmato dalla sindaca di Roma Virginia Raggi con la Casaleggio associati, che disponeva una penale di 150mila euro in caso di violazione del codice etico di M5S. E la relativa ineleggibilità della sindaca in virtù di questo contratto.

Il primo cittadino della capitale, sul blog di Beppe Grillo, ha commentato: "Tanto rumore per nulla. Dopo la batosta elettorale a Roma, il Pd ne subisce un'altra in Tribunale. Il giudice non ha accolto la richiesta con la quale i dem cercavano di ribaltare il risultato delle urne che ha visto il M5S vincere. Speravano di rendere nulla la nostra vittoria, paragonando la stipula del Codice di comportamento del M5S ad un accordo di una associazione segreta. Non sanno più cosa inventare". 

La I Sezione ha respinto il ricorso sia nella parte in cui si chiedeva la nullità del contratto sia sulla conseguente questione riguardante l'ineleggibilità della sindaca. Nel dispositivo della sentenza si legge: "la domanda va rigettata non ricorrendo alcuna delle ipotesi di ineleggibilità previste dalla legge nè essendo ipotizzabile una interpretazione estensiva ed analogica delle stesse". La domanda di nullità del cosiddetto contratto - il codice di comportamento M5S - "va dichiarata inammissibile", scrivono i tre giudici. Tra l'altro, continuano i togati, perchè "il ricorrente (l'avvocato Monello, ndr), in quanto soggetto estraneo al Movimento 5 Stelle e non sottoscrittore dell'accordo, non è portatore di un concreto interesse ad agire, giacchè dalla rimozione del vincolo non potrebbe derivarne alcun effetto nella sua sfera giuridica".

Un altro motivo del parere negativo al ricorso dell'avvocato Monello riguarda l'esposto, che non è lo strumento giuridico giuridico corretto con cui chiedere la presunta nullità del contratto che norma i rapporti tra la sindaca di Roma Virginia Raggi e la Casaleggio e Associati.

Davide Casaleggio, su Facebook afferma: "Lo dico chiaramente: non esiste alcun contratto tra il Sindaco di Roma, Virginia Raggi e Casaleggio Associati. E sarebbe assurdo che ci fosse. Il contratto che per mesi in tanti hanno citato e pubblicato non è stato nemmeno letto. Nel documento vengono nominati Beppe Grillo e lo scomparso Gianroberto Casaleggio, nel loro ruolo di garanti del Movimento 5 Stelle".

Ervin Rupnik, il legale che ha assistito la Raggi: "Si conferma che si tratta di un ricorso di natura meramente politica. Le cause di ineleggibilità vengono normate per legge, non è questo il caso, mentre per dichiarare nullo un contratto non era questo lo strumento giuridico per poterlo fare. Ora gli esponenti del Pd che hanno sostenuto questo ricorso e chiesto l'ineleggibilità della Raggi valutino se non sia il caso di fare loro un passo indietro". "Un gran polverone per nulla. Un'azione giuridica completamente infondata ha tenuto per un mese le pagine dei giornali, ma era quel che era. La senatrice Cirinnà del Pd che profetizzava che la sindaca se ne sarebbe dovuta andare, dovrebbe forse dimettersi lei dopo aver appoggiato un'azione giuridica infondata contro un sindaco eletto dal 70 per cento dei votanti".

Luigi Di Maio, sempre sul social network, commenta: "Il ricorso del Pd per far decadere la sindaco di Roma è appena stato rigettato. Il tribunale ha dichiarato 'eleggibile' Virginia Raggi. Non riescono a liberarsi di noi con la politica e ci provano con i tribunali. Un'altra figuraccia di un partito che ha paura di perdere le prossime elezioni politiche e le prova tutte".