Mercoledì 24 Aprile 2024

M5S: "Boschi chiese a Unicredit di comprare Banca Etruria? Si dimetta". Lei: "Solo fango"

Di Maio e Di Battista all'attacco dopo le anticipazioni del libro di De Bortoli 'Poteri forti (o quasi)'. La sottosegretaria replica: "Mai chiesto nulla". Fonti di Unicredit: nessuna pressione per Etruria

Maria Elena Boschi (Ansa)

Maria Elena Boschi (Ansa)

Roma, 9 maggio 2017 - "Nel 2015 Maria Elena Boschi chiamò l'amministratore delegato di Unicredit Ghizzoni chiedendogli di comprare Banca Etruria, la banca dove suo padre era vice-presidente. Lo vedete adesso il conflitto di interessi? La Boschi dovrebbe dimettersi all'istante dopo aver chiesto scusa agli italiani. Diceva che non si era mai interessata alla banca di famiglia ma è solo una bugiarda. Se non si dimetterà la costringeremo ancora una volta a venire in aula con una mozione di sfiducia". L'attacco arriva dal deputato M5s Luigi Di Maio dove, sul suo profilo Fb, commenta le anticipazioni del libro di De Bortoli 'Poteri forti (o quasi)' in cui si sostiene che Maria Eelena Boschi chiese all'allora amministratore delegato di UniCredit, Federico Ghizzoni, di valutare una possibile acquisizione della banca aretina. Anche Alessandro Di Battista pubblica lo stesso post sulla sua pagina Fb.

Affondo anche sul blog di Grillo: "Boschi vada a casa o faremo di tutto per mandarcela noi. E valuteremo anche possibili azioni sul fronte giudiziario". E si legge inoltre: "Il governo 'Renziloni' non è adeguato a mandare avanti il Paese in un momento così difficile, anche in considerazione del peso enorme che la sottosegretaria, a colpi di circolari accentratrici, continua ad avere nell'esecutivo attuale".

Nello specifico, in un passaggio del libro, l'ex direttore del Corriere della Sera, afferma: "L'allora ministra delle Riforme, nel 2015, non ebbe problemi a rivolgersi direttamente all'amministratore delegato di Unicredit - scrive De Bortoli -. Maria Elena Boschi chiese quindi a Federico Ghizzoni di valutare una possibile acquisizione di Banca Etruria. La domanda era inusuale da parte di un membro del governo all'amministratore delegato di una banca quotata. Ghizzoni, comunque, incaricò un suo collaboratore di fare le opportune valutazioni patrimoniali, poi decise di lasciar perdere".

"Ennesima campagna di fango"

BOSCHI - La replica della sottosegretaria alla presidenza del Consiglio arriva dalla sua pagina Facebook: "La storia di Banca Etruria viene ciclicamente chiamata in ballo per alimentare polemiche. Vediamo di essere chiari: non ho mai chiesto all'ex AD di Unicredit, Ghizzoni, né ad altri, di acquistare Banca Etruria. Ho incontrato Ghizzoni come tante altre personalità del mondo economico e del lavoro ma non ho mai avanzato una richiesta di questo genere. Sfido chiunque e ovunque a dimostrare il contrario. E siccome sono stupita per questa ennesima campagna di fango, stavolta ho affidato la pratica ai legali per tutelare il mio nome e il mio onore". E ancora: "Chi e' in difficoltà per le falsità di Palermo o per i rifiuti di Roma non può pensare che basti attaccare su Arezzo per risolvere i propri problemi".

UNICREDIT - Fonti vicine alla banca riferiscono all'Ansa che Unicredit non ha subito pressioni politiche per l'esame di dossier bancari compreso quello di Banca Etruria.

PD  Il Partito Democratico prende subito le difese della Boschi. Dai 5 Stelle arriva un "attacco vergognoso e strumentale" a Maria Elena Boschi, secondo il capogruppo Pd alla Camera, Ettore Rosato. "È vergognoso e strumentale l'attacco M5s a Boschi  - dice - teso unicamente a coprire i disastri di Roma o l'inchiesta sulle firme false a Palermo. Si occupino dei problemi della gente e non di fare gli aspiranti pm, visto che non hanno né le qualità morali né le capacità giuridiche". "M5S attacca la Boschi per le indiscrezioni delle indiscrezioni di un libro. Un modo come un altro per non parlare dei rifiuti a Roma", scrive il senatore del Pd Stefano Esposito in un tweet.

Il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, durante la trasmissione 'Di martedi', dice: "Credo che la Boschi abbia dato mandato ai suoi legali di tutelarla e quindi credo alla Boschi perché il fatto deve essere dimostrato. Vedo che già si fa il processo, già ci sono le condanne. La politica è abituata a speculare senza accertare i fatti. Questa è una cattivissima abitudine della politica italiana. I giudizi non si fanno sui giornali e con le dichiarazioni stampa".

Ma il deputato di Mdp Arturo Scotto chiede chiarezza: "Indubbiamente la rivelazione di De Bortoli apre uno squarcio inquietante sui rapporti tra un ministro della Repubblica e l'ad di una grande banca per salvare Banca Etruria. All'epoca della mozione di sfiducia di un anno e mezzo fa parlai esplicitamente di un conflitto di interessi potenziale. Ora sembra che questa tesi trovi una sua conferma. Penso che la ministra Boschi debba spiegare subito in Parlamento di cosa si tratta. E il Pd debba prendere esplicitamente le distanze da questa commistione malata tra politica e affari". 

Interviene anche il segretario della Lega, Matteo Salvini: "Subito le dimissioni della ministra Boschi. Nell'affare banche c'è dentro fino al collo... La Lega non dimentica: che fine ha fatto la nostra richiesta di una commissione d'inchiesta su Bancopoli? Sepolta in un cassetto?"