Giovedì 25 Aprile 2024

Caso Boschi, Renzi: "De Bortoli ossessionato da me"

La replica del giornalista: "Nessuna ossessione". Delrio: "Mi sono occupato di Banca Etruria come di tante altre crisi, non ho nulla da nascondere". M5s: "Commissione d'inchiesta sempre più urgente"

Maria Elena Boschi (NewPress)

Maria Elena Boschi (NewPress)

Roma, 12 maggio 2017 - Botta e risposta sul caso Boschi-Banca Etruria tra Matteo Renzi e Ferruccio De Bortoli. "Ha una ossessione personale per me che stupisce anche i suoi amici", dice il segretario Pd in un'intervista al Foglio, riferendosi all'editorialista del Corriere della Sera. "Nessuna ossessione personale", replica De Bortoli su Facebook. Nel frattempo, Graziano Delrio in un'intervista a La Stampa questa mattina rivendica il suo interessamento, da sottosegretario alla presidenza del Consiglio, a cavallo tra il 2014 e il 2015 alla crisi dell'istituto toscano. "Non ho nulla da nascondere", assicura il ministro. "Mi sono occupato di Banca Etruria come mi sono occupato di Ilva, di Alitalia e tante altre crisi che rischiavano di avere impatti occupazionali, industriali o, come nel caso di Etruria, per i risparmiatori".

Intanto, il Movimento 5 Stelle, dopo le dichiarazioni di Delrio, rincara la dose:  "Il conflitto d'interessi del governo è sempre più chiaro. Basta mezze verità, serve subito approvare la commissione d'inchiesta sulle banche. Solo cosi' sarà possibile ascoltare tutti i soggetti protagonisti delle rivelazioni di questi giorni, fra cui anche Graziano Delrio". Lo chiedono i capigruppo Roberto Fico e Carlo Martelli.

RENZI-DE BORTOLI

IL SEGRETARIO PD - "De Bortoli ha fatto il direttore dei principali quotidiani italiani per quasi vent' anni e ora spiega che i poteri forti in Italia risiedono a Laterina? Chi ci crede è bravo", dice Renzi al Foglio, riprendendo un pensiero espresso da Giuliano Ferrarra sul quotidiano. E aggiunge: "Voglio dire di più. Ferruccio de Bortoli ha una ossessione personale per me che stupisce anche i suoi amici. Quando vado a Milano, mi chiedono: ma che gli hai fatto a Ferruccio? Boh. Non lo so. Forse perché non mi conosce. Forse perché dà a me la colpa perché non ha avuto i voti per entrare nel Cda della Rai e lo capisco: essere bocciato da una commissione parlamentare non è piacevole. Ma puà succedere, non mi pare la fine del mondo". Detto questo, spiega il segretario del Pd, "che Unicredit studiasse il dossier Etruria è il segreto di Pulcinella. Praticamente tutte le banche d'Italia hanno visto il dossier Etruria in quella fase. Come pure il dossier Ferrara, il dossier Chieti, il dossier Banca Marche. Lo hanno visto tutti e nessuno ha fatto niente". E ancora: "Se vogliamo parlare delle banche, parliamone. Ma sul serio. Per concludere vorrei ricordare un dettaglio. Ferruccio de Bortoli ha detto falsità su Marco Carrai. Ha detto falsità sulla vicenda dell'albergo in cui ero con la mia famiglia. Ha detto falsità sui miei rapporti con la massoneria. Non so chi sia la sua fonte e non mi interessa. So che è ossessionato da me. Ma io non lo sono da lui. E' stato un giornalista di lungo corso, gli faccio i miei auguri per il futuro e spero che il suo libro venda tanto".

IL GIORNALISTA - "Nessuna ossessione personale", replica Ferruccio De Bortoli su Facebook. A proposito del passaggio di Renzi sui voti nel cda Rai: "Segnalo all'ex premier che avendo detto due volte no alla proposta di fare il presidente, non era tra le mie ambizioni essere eletto nel cda della Rai. Visto quello che sta accadendo, ringrazio di cuore per non avermi votato. Non avrei potuto comunque accettare avendo firmato un patto di non concorrenza". Poi precisa: "Io non ho mai scritto che è un massone, mi sono solo limitato a porre l'interrogativo sul ruolo della massoneria in alcune vicende politiche e bancarie. Ruolo emerso, per esempio, nel caso di Banca Etruria. Ho commesso degli errori, certo. Nel libro ne ammetto diversi in oltre quarant'anni. Come quello - in un articolo pubblicato sul Corriere sul caso JpMorgan -Mps - della data di un sms solidale inviato da Marco Carrai a Fabrizio Viola, licenziato proprio dal suo governo. Non so quali falsità siano state scritte sul soggiorno a Forte dei Marmi nell'estate del 2014. Mi aspetterei invece da Renzi che chieda scusa al collega del Corriere che, in quella occasione, stava facendo il suo lavoro e alloggiava nell'hotel. L'inviato venne minacciato dalla scorta che gli intimò di andarsene". Il giornalista conclude facendo "i miei migliori auguri per il suo libro che uscirà a breve".