Mercoledì 24 Aprile 2024

Grillo, linea dura: "Chi non è d'accordo è fuori dal M5s"

Stretta sui parlamentari in vista delle elezioni: "Le interviste vanno concordate con lo staff. Sanzioni a chi danneggia l'immagine dei 5 Stelle"

Grillo: "Chi non rispetta la linea è fuori dal M5s" (Ansa)

Grillo: "Chi non rispetta la linea è fuori dal M5s" (Ansa)

Roma, 24 gennaio 2017 - Alla vigilia della sentenza della Consulta sull'Italicum, Beppe Grillo torna a dettare la linea politica 5 Stelle in un post sul suo blog che guarda alle prossime elezioni. Un messaggio duro in cui Grillo torna a fare il leader per ricomporre il 'suo' Movimento, dopo la fase convulsa della tentata svolta europeista, culminata nel fallito accordo con Alde. 

'MAI ALLEANZE' - "Il M5S non è di destra né di sinistra - chiarisce - non c'entriamo nulla con queste categorie ideologiche. Quando parliamo di reddito di cittadinanza dicono che siamo di sinistra, anche se loro sono quelli del jobs act. Quando parliamo di sostegno alla pmi dicono che siamo di destra, anche se sono loro quelli che le hanno affossate. Quando parliamo di taglio degli stipendi siamo populisti". Ecco perché, incalza, "non faremo mai alleanze con i partiti che hanno devastato l'Italia negli ultimi decenni".

Ma il post è diretto soprattutto ai grillini. "Il programma per le prossime elezioni non sarà definito dai parlamentari ma dagli iscritti. Chi non sarà d'accordo potrà perseguire (se riuscirà a essere rieletto) il suo programma in un'altra forza politica", scrive Grillo in un passaggio del post che suona come un avvertimento. Stretta su deputati e senatori anche per quanto riguarda apparizioni tv e interviste: i parlamentari sono tenuti a concordare le "uscite comunicative"  con l'area stampa M5s. "Altrimenti si rischia di cadere nelle trappole giornalistiche o di danneggiare l'immagine del MoVimento 5 Stelle con uscite goffe e maldestre". E chi danneggia l'immagine del MoVimento 5 Stelle,"può incorrere nelle sanzioni definite dal Regolamento: richiami e sospensioni". 

In grassetto l'ammonimento: "Non si fanno sconti a nessuno". 

MALUMORI NEL WEB - La linea dura non piace a tutti. Un deputato 5 Stelle chiede caustico: "Pensate che adesso non scriveremo più post o che chiederemo l'autorizzazione?". Anche perché le interviste o i post sarebbero da concordare con i responsabili della comunicazione su cui alcuni pentastellati nutrono perplessità, già da tempo. Anche dal web trapelano dubbi. E c'e' chi non esita a parlare di "censura".

Nel 'mirino' di Grillo finisce, pur senza essere nominato, Roberto Fico, attualmente anche vicecapogruppo alla Camera. Tra i commenti c'è chi lo dice chiaramente: "Questa è una tirata d'orecchi a Fico perché ha contestato l'elogio di Beppe a Trump...". Ma si cita anche Carlo Sibilia, deputato M5S ed ex Direttorio, quando aveva criticato il "tentativo di entrare nell'establishment" parlando del fallito accordo con i liberali dell'Alde in Europa.