Giovedì 25 Aprile 2024

Berlusconi a Ischia: "Governo di larghe intese? Lo escludo"

Il leader di FI avverte: "Se non ho la maggioranza mi ritiro". Attacco ai 5 Stelle: "Di Maio frontman, ma dietro c'è Davigo". Poi nel suo programma rilancia il taglio delle tasse: via Irap, bollo auto, via imposte su prima casa, donazioni, successione

Berlusconi nella zona rossa di Casamicciola (sx) e sullo yacht verso Ischia (Afp/Fb)

Berlusconi nella zona rossa di Casamicciola (sx) e sullo yacht verso Ischia (Afp/Fb)

Ischia, 14 ottobre 2017 - Silvio Berlusconi torna centrale nella scena politica nazionale (non a caso Maroni lo definisce "immortale") e parla di governo anche in visita nella Ischia terremotata. Dopo aver fatto da testimone di nozze alla sorella della Pascale a Ravello, il presidente di Forza Italia si è recato nella zona rossa di Casamicciola Terme e ha detto: "Un governo di larghe intese? Lo escludo per storia e ideologia".

"Se non ho la maggioranza io mi ritiro, perché è colpa degli italiani se non sanno giudicare chi è capace da chi invece non ha mai fatto niente", ha aggiunto Berlusconi. "Vuol dire che siamo un popolo che non merita nulla. Ma penso che gli italiani avranno buon senso", ha concluso.

Poi ha parlato anche della ricostruzione post-terremoto. "Sulle vicende di ricostruzioni nei terremoti del centro Italia e Ischia ci sono solo affabulatori", ha detto. "Sto vedendo cosa succede nelle Marche, tante promesse e non è arrivato nulla - dice - ma la soluzione è facile. Si invitano qua tutte le imprese che vogliono dare un contributo agli altri, si fanno fare tre offerte per ogni casa da sistemare e si prende quella che costa meno con l'impegno a consegnare tutto in non più' di 120 giorni. Volendo si rimette tutto come era prima e meglio di prima".

"Oggi ho incontrato persone coraggiose, entusiaste, generose, ferme nella volontà di andare avanti. Anche io oggi mi sento cittadino di questa splendida isola. Non vi lasceremo soli. Forza Ischia!", ha scritto il leader azzurro in un post sulla sua pagina Facebook dopo la visita. 

Poi nel pomeriggio, durante il suo intervento alla convention 'Pronti a governare' sull'isola, attacco frontale ai 5 Stelle. Luigi Di Maio "é un frontman" ma se M5S vincerà "vedrete che sarà Davigo che dirà 'non volevo ma per amor di patria non posso tirarmi indietro'. Se sarà così io dall'Italia me ne vado". Piercamillo Davigo, magistrato, per l'ex Cav, "è un concentrato di odio invidia e rabbia, i suoi collaboratori dicono che non lo hanno mai visto sorridere". Poi Berlusconi elenca i punti del suo programma, rilanciando il taglio delle tasse. Via Irap, bollo auto, via imposte su prima casa, donazioni, successione. Ma tra i punti c'è anche la riforma monetaria. "Meno tasse, lo sapete, è la mia religione laica dal 1994 - spiega - ma come si fa? Abbiamo un debito di 850 mld. Lo Stato deve pretendere 850 mld ma non dalle tasse, piuttosto con l'equazione del benessere. Meno tasse su imprese, famiglie e lavoro". Chiama in causa la flat tax, "una tassa unica che penso debba aggirarsi tra il 23 e i 25% con dentro criteri di progressività". Ad Ischia, poi, Berlusconi richiama anche la necessità di una "seconda moneta nazionale aggiuntiva, io sono figlio della guerra e ricordo le Am-lire". "Per uscire dalle crisi si stampa moneta, da imprenditore dico che è lievito per economia, dobbiamo stampare una moneta nostra. Diranno che è una idea folle - ha detto -. Ho già in mente il nome della moneta. Qualcuno ha detto la chiameremo Silvia, invece la chiameremo Lira".