Berlusconi: "Senza vincitori resta Gentiloni, poi nuovo voto"

Intanto Salvini attacca dopo il no all'iter veloce per la legge che cancella gli sconti di pena per i reati gravisssimi: "Stop a ogni tavolo con il leader di Forza Italia". Berlusconi: "Solo capricci, con lui governeremo"

Silvio Berlusconi alla presentazione del libro di Bruno Vespa (foto Ansa)

Silvio Berlusconi alla presentazione del libro di Bruno Vespa (foto Ansa)

Roma, 13 dicembre 2017 - Alta tensione tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Tutta colpa di un voto in commissione giustizia del Senato. "Sospendiamo qualsiasi tavolo e incontro con Silvio Berlusconi finché non avremo spiegazioni ufficiali sul voto contrario di FI all'iter veloce per la legge Molteni che cancella lo sconto di pena per i reati gravissimi": così il segretario della Lega va all'attacco dopo il no alla sede deliberante per il testo. "E' una vergogna - prosegue Salvini - è l'ennesimo affronto alle donne e a tutte le vittime di violenza".

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Berlusconi, alla presentazione del libro di Bruno Vespa, interpellato dai cronisti sulla questione, getta acqua sul fuoco: "No, non commento, voglio incontrarmi con Salvini e con lui parlare di queste cose. Non ho mai ragionato su questi temi, sono decisioni prese dai gruppi parlamentari. Anche sulla legge Fornero non rispondo, è un tema su cui non mi sono mai applicato, il gruppo ha assunto le sue posizioni".

Poi però dice: "Voi sopravvalutate i capricci di Salvini, lui ha questo modo di conquistare gli elettori ed è diventato protagonista della Lega che dal 4% ha portato al 14%. Questo suo dinamismo ha portato 10 punti alla Lega ma ripeto Salvini quando si siede ad un tavolo è una persona ragionevole capace anche di cambiare idea. Non ho dubbi della possibilità di poter governare in modo serio e portare a termine la realizzazione del programma con l'accordo del segretario della Lega, della Meloni e della cosiddetta 'quarta' gamba".

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Il leader di Forza Italia afferma inoltre che "la soluzione più corretta" nel caso nessuno riuscisse ad avere una maggioranza autonoma dopo il voto "sarebbe quella di continuare con questo governo e di consentire un'altra campagna elettorale non brevissima, di almeno tre mesi, che possa permettere ai partiti di far conoscere agli elettori i loro programmi".

Immediato, comunque, l'affondo del Pd. "La coalizione di centrodestra fa acqua da tutte le parti. Lega e Forza Italia sono divisi su tutto. E' un'allenza destinata a sfasciarsi", dichiara il senatore Pd Andrea Marcucci commentando la dura presa di posizione di Salvini.

Anche il candidato premier M5s, Luigi Di Maio, non si lascia sfuggire l'occasione: "Riconosco che oggi Berlusconi è stato sincero. Oggi ha messo le mani avanti e dichiarato che se non ci sarà maggioranza si andrà avanti ancora con Gentiloni. Lo ha detto perché sa che non avrà la maggioranza. Vuole mettersi d'accordo col Pd per tenere Gentiloni e sostenere l'ennesimo governo non eletto. Basta! Votare Pd o Berlusconi è la stessa cosa, ma non avranno la maggioranza. Gli italiani devono prendere posizione e andare a votare in massa per il cambiamento".