Mercoledì 24 Aprile 2024

Berlusconi tra vertici, tv e salotti. La seconda giovinezza del Re Sole

Il Cavaliere ruba la scena agli altri leader. La sua mail è intasata. Tanti in fila per tornare in Forza Italia, ma non tutti saranno accolti

Silvio Berlusconi (ImagoE)

Silvio Berlusconi (ImagoE)

Roma, 21 luglio 2017 - E' tornato il Re Sole della politica italiana, il fulcro che catalizza e monopolizza l’attenzione di chiunque ambisca a farsi eleggere nel centrodestra e non voglia finire alle dipendenze di Salvini. Meno di un anno fa, a settembre, le redazioni di tutti i giornali erano in fibrillazione. I rumors davano Berlusconi in fin di vita. In realtà fu solo un malore da cui si riprese in pochi giorni. Ora quei tempi sono lontani.

Silvio: non accolgo traditori. Ma un altro centrista torna a FI - di E. M. COLOMBO   Il Cav, che il 29 settembre compirà 81 anni, non è un arzillo vecchietto. Si sente più in forma che mai. È euforico, tanto che, chi lo vede tutti i giorni, ritira spesso fuori l’ormai famoso refrain del suo ex medico Scapagnini: «Silvio è tecnicamente immortale». In questi giorni è più carico che mai, e il cellulare di Licia Ronzulli, che non lo lascia neanche un attimo, è più intasato di un call center di una compagnia telefonica. Tutti quelli che lo abbandonarono attirati dalle sirene di Alfano e Verdini, ora lo vogliono incontrare, farsi vedere, farsi ricevere, cercare di colpirlo tanto da meritarsi un altro giro in Parlamento. 

I due forni di Silvio - di BRUNO VESPA   Ma non basta. Lo invitano di continuo a feste e ricevimenti. Mercoledì sera era a Roma in uno splendido attico ai Parioli dove sembrava di essere tornati indietro di 15 anni: Vespa, Mentana, i big di Mediaset e tanti imprenditori tutti intorno al mattatore Silvio, sempre più convinto che l’aria sia cambiata e il suo gran ritorno imminente. In lista volti nuovi, professionisti ed esponenti del mondo del green, degli animalisti e dell’ecosostenibile. Per i meno fortunati invece la risposta è sempre la stessa: «Mettetevi in fila». I più insistenti, quelli che non sono stati ancora accolti come il figliol prodigo perdonato dalla magnanimità del capo né a Villa San Martino né in via del Plebiscito, confidano nelle vacanze. Prenotano in Costa Smeralda nella speranza di riuscire a varcare le porte di Villa Certosa.    Nel frattempo, l’unico modo per esser certi che legga le richieste dei vari questuanti, è scrivere alla sua mail personale, quella che viene stampata e messa ordinatamente sulla sua scrivania. Ma l’invito è quello di scrivere poche righe e con caratteri molto grandi, anche perché è vero che Berlusconi è in grande spolvero, ma l’età è quella e non si scappa. Chi, invece, può entrare nel suo studio senza dover bussare è il tesoriere Alfredo Messina: deve riuscire a mettere in ordine i conti di Forza Italia, trovare i soldi per la prossima campagna elettorale e ora, dopo i deputati, ha preso di mira i consiglieri regionali morosi. Si devono mettere in regola e sanare gli arretrati entro settembre pagando la quota mensile di 800 euro. È stato loro concesso uno sconto del 50%, ma chi non lo farà sarà fuori dal partito e tantomeno sarà ricandidato. Ora il Cerchio Magico non c’è più e tutti nello staff di Berlusconi collaborano cercando di non accavallarsi. 

A ognuno il suo settore, con le manovre interne alla coalizione affidate a un sempre più attivo Niccolò Ghedini, che agisce sul campo per convogliare le truppe di Alfano nel nuovo Centrino dell’ex ministro Costa. È lui che l’ha convinto a dimettersi da ministro per dar vita al nucleo di quella, che secondo il Cav, dovrà diventare la quarta gamba del centrodestra. Le trattative con Renzi e il Pd sono monopolio dello stimatissimo ambasciatore Gianni Letta. Mentre a organizzare i territori, spegnere tempestivamente i dissapori interni a Forza Italia e dei tanti che temono di perdere lo scranno, ci pensa Sestino Giacomoni, che però spesso si sdoppia e si occupa anche della comunicazione.

Avremmo dovuto vederlo ieri sera a «L’aria che Tira» su La7, ma all’ultimo minuto, per la seconda volta di fila, ha lasciato in braghe di tela Luca Telese e David Parenzo, tornandosene di corsa a Milano. Ad attenderlo al varco per celebrarlo come il futuro vincitore è già pronto mercoledì prossimo Enrico Mentana.  E, statene certi: il ‘bersaglio mobile’ non sarà Silvio Berlusconi.