Roma, 20 novembre 2017 - Giuliana Di Pillo è il nuovo presidente del Municipio X di Roma. Con il 59,75% la candidata del Movimento 5 Stelle si è aggiudicata la poltrona di mini-sindaco dell'area del litorale laziale che comprende, tra gli altri, Ostia, Dragona, Acilia, Casal Palocco, Casal Bernocchi. Si ferma invece poco sopra il 40% la candidata del centrodestra Monica Picca (Fratelli d'Italia).
Dopo due anni di commissarimanto per infiltrazioni mafiose, dunque, il risultato consegna ai cinquestelle uno dei pochi territori della capitale che ancora non governavano e spazza via, per il momento, le nubi sulla giunta di Virginia Raggi, per la quale l'elezione costituiva una prima verifica indiretta. E proprio è la prima a complimentarsi su Twitter con la neoeletta: "I cittadini tornano protagonisti. Brava Giuliana Di Pillo! I romani sono con noi e per il cambiamento #DecimoRiparte".
Anche la stessa Di Pillo ringrazia sempre su Twitter per il risultato:
È la vittoria di tutti i cittadini e della voglia di rinascita. Grazie di cuore! #DecimoRiparte
— Giuliana Di Pillo (@giulianadipillo) 19 novembre 2017
"Hanno vinto con i voti di Casapound e degli Spada", è invece l commento della candidata sconfitta. "A noi - dice ancora Monica Picca - gli inciuci non ci sono mai piaciuti, e questa è la dimostrazione".
Di certo le vicende traumatiche delle ultime settimane non hanno spinto i cittadini ad andare nelle 183 sezioni elettorali, che erano sorvegliate da 400 agenti in più. Bassa l'affluenza: solo il 33,60%, cioè appena 62.378 dei 185.661 aventi diritto al voto. Al primo turno aveva raggiunto il 36,1%. Nel 2013, alle ultime Municipali svoltesi anche nel territorio di Ostia, l'affluenza era stata del 52,8%, quindi in quattro anni si sono persi oltre 20 punti percentuali. Alle Comunali del 2016, nelle quali non si votò per il Municipio di Ostia in quanto commissariato, l'affluenza era stata del 56,11%.
La testata di Roberto Spada al giornalista Rai Daniele Piervincenzi (VIDEO), le manifestazioni antimafia e per la libertà di stampa, ma anche le accuse reciproche tra M5S e destra di avere l'appoggio del clan del litorale non hanno invogliato al voto.