Le città chiamate al voto non erano moltissime, e non di primissimo livello. D'accordo. Ma il significato politico uscito da questo turno amministrativo è comunque evidente. Ce ne sono più di uno. La difficoltà di Matteo Renzi, l'appannamento grillino. Un altro si mostra con evidenza: la capacità del centrodestra unito di raccogliere consensi. I leader non riescono a stabilire connessioni, i loro elettori si. I leader - che siano Berlusconi, Salvini, Meloni - si marcano e si smarcano a vicenda facendo di tutto per evidenziare le rispettive differenze, mentre dai loro elettori arriva una richiesta di unità. Quando il centrodestra è unito vince, a volta a trazione leghista a volte moderata, ma vince. Se diviso perde. Chissà se Berlusconi e Salvini, di qui al voto di primavera, avranno il buonsenso e la saggezza di ascoltare la loro gente senza impiccarsi in discussioni inutili sulla leadership, che l'attuale sistema proporzionale peraltro non contempla, o sull'adesione o meno all'euro che visti i trattati internazionali non è in discussione.
PoliticaCentrodestra unito vince