Giovedì 18 Aprile 2024

L'Anm diserta la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario

Protesta contro il governo per il "mancato adempimento degli impegni assunti" su pensioni e trasferimenti dei magistrati

L'Anm diserta la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario (Ansa)

L'Anm diserta la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario (Ansa)

Roma, 14 gennaio 2017 - L'Associazione nazionale magistrati non parteciperà alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario in Cassazione, fissata per il 26 di gennaio. Una forma di protesta da parte del sindacato delle toghe contro quello che definiscono il "mancato adempimento degli impegni politici assunti da parte del governo" su pensioni e trasferimenti dei magistrati. La decisione è stata presa all'unanimità. E' la prima volta che l'Associazione diserta la cerimonia, momento solenne per la giustizia italiana che non prevede di regola un intervento dei rappresentanti dell'Anm, ma in cui i vertici dell'Associazione sono presenti nell'aula magna. In passato erano state adottate altre forme di protesta, varie iniziative simboliche erano state prese nelle cerimonie nei distretti.

I rappresentanti dell' Anm parteciperanno invece alle inaugurazioni dell'Anno giudiziario nelle Corti d'appello sabato 28 gennaio. Al posto di presenziare alla cerimonia, il 26 gennaio il sindacato delle toghe terrà una conferenza stampa nella propria sede al Palazzaccio in cui illustrerà ai giornalisti un documento che sarà letto dai rappresentanti delle sezioni distrettuali dell'Anm durante le cerimonie nelle Corti d'appello. Sabato 28 gennaio, la Giunta centrale del sindacato delle toghe parteciperà a una delle inaugurazioni in Corte d'appello, presumibilmente la stessa a cui prenderà parte il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Il direttivo dell'Associazione nazionale magistrati tornerà a riunirsi il 18 febbraio: in quella sede, discuterà ancora di eventuali iniziative di protesta, anche alla luce degli sviluppi dell'iter di conversione in legge del decreto Milleproroghe, a cui il Governo dovrebbe presentare un emendamento per modificare le norme in materia di legittimazione ai trasferimenti per le toghe.