{{IMG_SX}}Roma, 30 aprile 2008 - L'inflazione resta stabile ad aprile ma volano i prezzi degli alimentari - in particolare pane, pasta e latte - e dei prodotti energetici. Secondo la stima provvisoria dell'Istat, il costo della vita questo mese è cresciuto come a marzo del 3,3% su base tendenziale, mentre aumentato dello 0,1% su base congiunturale. Si registra così un lieve rallentamento rispetto all'indice armonizzato Ue, che prevede un aumento congiunturale dello 0,5% e tendenziale del 3,5%.


A frenare la corsa dell'inflazione, spiega l'Istituto di statistica, è il settore dei servizi (+2,9% annuo contro il +3,1% registrato a marzo), mentre continuano ad accelerare i prezzi dei beni alimentari (+3,6% contro +3,5% raggiunto a marzo) e dell'energia (+10,3% contro +9,6% a marzo). Nel dettaglio, volano su base annua i prezzi di pane e cereali (+10,6%), e in particolare di pane (+13,1%), pasta (18,6%), latte, formaggi e uova (+8,3%) e latte (+10,8%). Rincari anche per la frutta (+6,3%), mentre rallentano la carne (+3,7% contro +3,9% a marzo) e gli ortaggi (+3,3% contro +4,2).

A spingere l'inflazione è anche il comparto energia, con un aumento del 10,3% (9,6% a marzo) su basse annua e dell'1% rispetto al mese precedente. Sono le tariffe elettriche, nel comparto regolamentato, a trainare i rincari, con un aumento del 3,3% congiunturale e del 9,2% annuo. Una forbice piuttosto importante si registra nel non regolamentato tra la benzina, che segna un aumento dell'8,7%, e il gasolio, che segna +19,3% su base annua. Rispetto a marzo, invece, la benzina mostra un lieve calo (-1%), mentre il gasolio segna un aumento dello 0,7%.

Scatta subito l'allarme delle associazioni dei consumatori. Il Codacons avverte che «l'inflazione galoppante al 3,3% determinerà a fine anno una stangata pari ad almeno 1.300 euro a famiglia» e propone al nuovo Governo un pacchetto di misure da adottare subito per frenare la corsa dei prezzi. Anche Adusbef e Federconsumatori chiedono un intervento dell'esecutivo perchè «si rischia per il 2008 una caduta del potere d'acquisto di 1.740 euro». E per bloccare in particolare la corsa degli alimentari la Cia (Confederazione italiana agricoltori) propone il doppio prezzo (origine e dettaglio), che «potrebbe rappresentare un deterrente per evitare aumenti ingiustificati che alimentano soltanto il trend inflazionistico e causano pesanti ripercussioni per la spesa degli italiani».

Per Confcommercio la stabilizzazione dell'inflazione si spiega con «l'effetto 'calmieratorè derivante da un'accentuata stagnazione dei consumi. Una situazione che induce le imprese della distribuzione a contenere al massimo gli aumenti per non deprimere ulteriormente il mercato».