Giovedì 25 Aprile 2024

Giudice sospende processo sui 'veleni' del poligono militare di Quirra

I legali della Regione Sardegna contestano la legittimità del testo unico sull'ambiente del 2006 che, autorizzano solo lo Stato a reclamare il risarcimento per un danno ambientale. Ora per il proseguimento del processo sulla cosiddetta "Sindrome di Quirra", bisognerà attendere la decisione dei giudici costituzionali

Alcuni proiettili di grosso calibro esplosi durante le esercitazioni nel poligono di Quirra (Ansa)

Alcuni proiettili di grosso calibro esplosi durante le esercitazioni nel poligono di Quirra (Ansa)

Cagliari, 18 dicembre 2014  - Sospeso il processo sul poligono interforze del Salto di Quirra, tra le province di Cagliari e Ogliastra, che si celebra a Lanusei. E' stata infatti accolta l'eccezione di carattere costituzionale sollevata dagli avvocati della Regione Sardegna il 29 ottobre scorso e ora gli atti verranno trasmessi alla Consulta. I legali dell'amministrazione regionale avevano infatti contestato la legittimità del testo unico sull'ambiente del 2006 che, autorizzando solo lo Stato a reclamare il risarcimento per un danno ambientale, escluderebbe tutti gli enti territoriali.

Ora per il proseguimento del processo sulla cosiddetta "Sindrome di Quirra", cioè l'anomala incidenza di tumori, malformazioni e leucemie riscontrato tra coloro vivono o lavorano a ridosso della struttura militare, occorrerà attendere la decisione dei giudici costituzionali. 

I legali delle vittime avevano espresso dubbi sull'opportunità dell'intervento della Regione che rischia ora di rimandare di molti mesi la decisione. Dal canto suo l'amministrazione regionale sottolinea come la sospensione del processo interrompa anche i tempi di prescrizione degli eventuali reati e, soprattutto, come una decisione positiva della Corte Costituzionale andrebbe a stabilire un principio generale importante per la salvaguardia del territorio regionale. 

Il processo sul presunto disastro ambientale provocato dalle esercitazioni militari ospitate per decenni nel poligono vede imputati sei generali che si alternarono al comando del poligono e due colonnelli.