Giovedì 25 Aprile 2024

Pogba e il piu grandeMa se fa come con Zidanela Juve ci guadagna

CERTE PARTITE non hanno una grande storia, basta vincerle. Si potrebbe liquidare così, con un tweet, un normale pomeriggio di ordinaria vittoria. Eppure proprio da certe partite banali, spesso arrivano segnali per interpretare il futuro. E il segnale è arrivato, forte e chiaro per tutto il mondo del calcio: il nuovo astro nascente è proprio qui, in Italia, a Torino e si chiama Paul Pogba. Niente di nuovo? No, molto di nuovo. Ieri il francese è andato oltre il suo standard già molto alto, si è superato, completato, di colpo è maturato. Il tiro radente del vantaggio, improvviso, fulminante, è nel suo repertorio. L'azione del secondo gol l'ha cominciata lui, poi è andato in area a concludere con una magia che riuscirebbe difficile anche nei videogame. Ma abbiamo visto Pogba fare di più, diventare leader, fermare la protesta di Vidal contro Allegri per la sostituzione, dare consigli a compagni più anziani, insomma la sua personalità ormai è una calamita per il gioco e il carattere della Juve. Il tutto alla tenera età di 22 anni. A fine gara Allegri l'ha detta chiara: «Diventerà il più forte al mondo». Siamo d'accordo. Pogba ha testa, piedi, fisico, carattere e una immensa voglia di migliorare. Ma il problema non è questo, davanti a una crescita così tumultuosa, come reagirà la Juve? Vendere o non vendere? Questo, naturalmente, è il problema. Credo che quelli della Juve certe valutazioni le abbiano già fatte, costringere Pogba a rimanere in Italia sarebbe come farlo prigioniero, merita di più, merita il meglio e il meglio oggi non è l'Italia. Del resto i bianconeri (anche volendo) dieci milioni di ingaggio non li possono dare a nessuno, neanche a Pogba. E allora preparatevi all'addio del francese, sarà una lunga asta che in cambio di 90-100 milioni porterà alla Juve tre-quattro giocatori di alto livello per costruire una squadra ancora più forte. Il famoso sacrificio-utile. Successe con Zidane nel 2001 e quella Juve rinforzata da Buffon, Nedved, Thuram & C., vinse tutto. Uno c'è ancora e lo sa bene. Twitter @EnzoBucchioni