Venerdì 19 Aprile 2024

M5S, a Parma Pizzarotti sfida Grillo: "Suo passo indietro è già nei fatti". Ma lui replica: "Sono più vivo che mai"

All'evento quasi 400 attivisti. Il sindaco: "Un passo indietro di Grillo? E' nei fatti". Sarti: "Togliere il suo nome dal simbolo"

Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti (Ansa)

Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti (Ansa)

Roma, 7 dicembre 2014 - "Un passo indietro di Grillo? Mi sembra che la direzione sia già questa e l'indicazione delle cinque persone mi sembra una indicazione di andare avanti con le nostre gambe", ha affermato il sindaco di Parma Federico Pizzarotti arrivando all'hotel Villa ducale per l'Open Day organizzato a Parma al quale hanno partecipato quasi 400 tra gli attivisti del Movimento. Ma in serata il leader del Movimento ha replicato via blog: "Sono più vivo che mai. Nonostante questo tentativo di seppellimento mio, di Casaleggio, del M5S".

 

Presenti all'evento anche alcuni parlamentari tra cui Giulia Sarti, Eleonora Bechis, Walter Rizzetto e Maurizio Romani. All'evento anche il gruppo di Occupy Palco, i contestatori romani saliti ad ottobre sul palco al Circo massimo a Roma per chiedere più dibattito e successivamente espulsi dal M5S. 

Più che una scissione l'evento organizzato a Parma da Pizzarotti ha l'ambizione di compiere una riflessione sul Movimento e "l'auspicio è quello di riscoprire i valori da cui siamo partiti, che erano un po' meno scontrini e più contenuti", ha detto il primo cittadino del capoluogo emiliano. Pizzarotti, inoltre, ha invitato a non dare all'evento "troppa enfasi a un qualcosa che troppa enfasi non deve avere"; e sulla presenza di alcuni dissidenti, come i parlamentari Bechis e Romani, il sindaco di Parma, ha detto che "non significa niente: Romani e Bechis si sono dimessi, Romani è una delle persone più capaci che io conosca. Il mondo è fatto di persone, bisogna valorizzarle".

"Ci sono 37 arresti a Roma. Indagini per mafia con centinaia di persone. E noi siamo qui a pensare ad etichettare persone che si sono spese come dissidenti o come espulsi...", ha aggiunto Pizzarotti. Le espulsioni dal M5S "si possono ridiscutere. C'è un concetto di regole più alte. Attraverso questa nuova organizzazione" del direttorio "ci sarà modo di ripensare delle scelte fatte per motivi che non erano riscontrabili". "Se pensate alle modalità con cui ci sono state" alcune espulsioni, "se pensiamo che alcuni all'inizio sono stati espulsi per aver partecipato a trasmissioni tv", credo che queste misure possano essere riviste, ha continuato il sindaco di Parma.

"Non vado da nessuna parte. Sono nel M5S e vorrei che il M5S si riconoscesse anche nel mio lavoro", ha precisato Pizzarotti nel suo intervento. "I nemici sono fuori ed invece noi ci facciamo la guerra dentro". "Gli altri - ha affermato Pizzarotti - hanno mafiosi, denunciati e altro. Noi potremmo dirci apertamente quello che pensiamo senza paura di essere mandati da nessuna parte?".

"Non mi interessa neanche se farò quella fine là (espulso, ndr) ma tutti abbiamo subito pressioni nell'attestare vicinanza a questo, a quello. A volte mi sono vergognato e non ho più intenzione di farlo". Il sindaco ha ricordato che ci sono "persone escluse senza discussione. Qua in sala ci sono molte persone espulse, escluse o che si sono dimesse che valgono più di tutti i parlamentari che ha il Pd".

SARTI: VIA IL NOME DI GRILLO DAL SIMBOLO - La parlamentare del Movimento 5 Stelle Giulia Sarti apre all'ipotesi che in futuro il nome di Beppe Grillo possa scomparire dal simbolo del partito. "In futuro si può discutere di questo, non deve essere un tabù", ha affermato Sarti, ricordando comunque che "la proprietà del simbolo del Movimento è di Grillo". Su un eventuale passo indietro dello stesso Beppe Grillo, Sarti, ha detto che "io non auspico niente", se non "che ci sia maggior collaborazione". 

Sarti ha detto che in futuro si dovrebbe parlare anche della proprietà del simbolo. "Certo, in futuro si dovrebbe discutere anche di questo. Dev'essere non un tabù ma una cosa di cui si può e si deve parlare". Partendo dall'ipotesi di rivedere le espulsioni nel movimento, la parlamentare ha detto che per lei, al momento, non è possibile: "Ci doveva essere un'assemblea? Ma Beppe Grillo è proprietario del simbolo, se ritiene che sono state violate regole e ritiene che due persone non rispondono più ai principi può togliere il simbolo quando vuole. È stato fatto anche senza votazioni. È su questo - ha concluso - che bisogna ragionare, io vado alla fonte, non è che mi arrabbio perché c'è stata un'assemblea, è alla fonte il problema".