Sabato 20 Aprile 2024

Pillola del giorno dopo, niente ricetta per le diciottenni

Indagine nelle farmacie italiane su gravidanze indesiderate, contraccezione e rapporti sessuali non protetti. Poche donne informate dei loro diritti. Prescrizione necessaria per le ragazze minorenni

In farmacia le pillole del giorno dopo senza obbligo di ricetta per le maggiorenni

In farmacia le pillole del giorno dopo senza obbligo di ricetta per le maggiorenni

Roma, 13 marzo 2016 - Per procurarsi in farmacia la pillola del giorno dopo non occorre più la ricetta, se si è maggiorenni, ma poche donne lo sanno. L’obbligo di passare dal medico per munirsi della prescrizione vige solo per le adolescenti che hanno meno di 18 anni. È quanto ha previsto l’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, notizia prontamente ripresa dai farmacisti delle organizzazioni di categoria, Fofi e Federfarma. In particolare la decisione riguarda il Norlevo (compresse a base di levonorgestrel) che diventa dunque un farmaco pronta consegna. Fine delle corse al pronto soccorso e dalla guardia medica, che spesso rinviavano l'incombenza al medico di famiglia.

Tutte le pillole del giorno dopo sono ora disponibili in farmacia. L’Aifa aveva già dato via libera a prodotti a base di ulipristal (ellaOne - Escapelle). Ora si completa il quadro con il Norlevo (Levonorgestrel). Pillole con avvertenze, controindicazioni e intervalli di impiego diversi, che hanno come comune denominatore il fine di impedire una gravidanza indesiderata o non pianificata, farmaci da assumere entro un lasso di tempo breve dal rapporto sessuale non protetto.

A carico del farmacista l’onere di accertare l’età di chi richiede la pillola, nei casi dubbi, nell'ipotesi che si tratti di una minore, il farmacista ha l'obbligo di richiedere un documento di identità. «Oggi è un giorno importante, annunciano i Radicali, ci sono voluti 16 anni di richieste, manifestazioni, disobbedienze civili e iniziative di informazione per strada e nelle scuole, per abolire l’obbligo di ricetta per la contraccezione d’emergenza che, come è ovvio, ha massima efficacia se assunta immediatamente dopo un rapporto sessuale a rischio».

«L’Aifa ha abolito la ricetta per acquistare la pillola del giorno – commenta Emilio Arisi, presidente Smic, Società Medica Italiana per la Contraccezione – in virtù della sua eccellente tollerabilità. È quindi sbagliato pensare che il farmaco possa essere pericoloso, le donne devono essere rassicurate e i farmacisti devono comprendere che non c’è alcun fondamento scientifico per esitare, al momento della vendita. Inoltre, i dati di utilizzo di questa categoria di farmaci si mantengono in Italia tra i più bassi d’Europa: solo il 2,5% delle donne in età fertile ha fatto ricorso alla contraccezione di emergenza».

Francesca Merzagora, presidente di Onda, si spinge oltre. «La contraccezione di emergenza – spiega la rappresentante dell’Osservatorio Nazionale Salute Donna – è l’ultimo baluardo per evitare il rischio di dover ricorrere a una interruzione volontaria di gravidanza che, oltre ad essere un’esperienza dolorosa per la donna, è anche un fallimento delle politiche di prevenzione e pianificazione della salute sessuale e riproduttiva. Constatare che solo poco più di una donna su dieci conosce i propri diritti (indagine Harris Interactive, Edizioni Health Communication, ndr) è sintomatico di quanto ci sia ancora da fare sul piano della comunicazione. È quindi fondamentale che i farmacisti informino le donne in maniera corretta essendoci anche una Direttiva dell’Aifa molto chiara da rispettare».

Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale