Giovedì 18 Aprile 2024

Pillola 5 giorni dopo, l'Aifa: "Ricetta solo per minorenni"

L'Agenzia del farmaco ha anche eliminato l'obbligo del test di gravidanza. Ora la parola al ministro della Salute Lorenzin

(Fotofiocchi)

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Roma, 25 marzo 2015 - Niente ricetta per la pillola dei 5 giorni dopo, tranne che per le minorenni. Lo ha deciso l'Aifa. Scompare anche l'obbligo di eseguire il test di gravidanza, fino ad ora obbligatorio nel nostro paese. La pillola dei 5 giorni dopo è un farmaco anticoncezionale a base di ulipristal acetato, che, pur agendo con un meccanismo simile alla pillola del giorno dopo, può essere assunto fino a 5 giorni dopo il rapporto a rischio e secondo recenti studi non perde di efficacia per tutto il tempo in cui può essere somministrato. In Italia il farmaco è inserito tra quelli di fascia C, con ricetta ma a carico dell'utente. "Il farmaco non ha grandi problematiche - dice il direttore dell'Aifa Luca Pani - ma sull'uso ripetuto e incontrollato non ci sono dati sufficienti per garantirne la sicurezza". Anche altri paesi hanno lasciato l'obbligo della prescrizione medica per minorenni. "Per tutelare le più giovani e visto che in Italia esiste la possibilità di prescrivere la pillola in ogni momento in ospedali e consultori, è stato deciso di lasciare questo limite. Si tratta - ha concluso- di una decisione ancora più moderna di quella dell'Ema".

IL PRECEDENTE - Solo lo scorso 10 marzo il Consiglio Superiore di Sanità aveva espresso un parere, su richiesta del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, con queste indicazioni: prescrizione obbligatoria per le donne di tutte le età e test prima della prescrizione solo nel caso ci sia il sospetto di una gravidanza in corso. Lo scorso novembre l'Agenzia europea dei farmaci (Ema) si era invece espressa a favore della vendita del farmaco in farmacia senza obbligo di ricetta per tutte le donne, maggiorenni e minorenni. 

LE REAZIONI - "Sulla pillola dei 5 giorni dopo l'Italia si allinea all'Europa". Lo dichiara Laura Garavini, deputata del Partito Democratico. "La decisione dell'Aifa - spiega Garavini - è un successo per le donne italiane che vengono finalmente trattate come tutte le altre donne in Europa. Anche per le donne in Italia valgono finalmente standard europei. Anche la scelta di mantenere l'obbligo della ricetta per le minori mi pare condivisibile". "Mi auguro che il ministro Lorenzin non procrastini ulteriormente i tempi e confermi la scelta politica di allinearsi all'Europa seguendo le indicazioni suggerite dall'Aifa", conclude Laura Garavini.