Spazio, scoperti tre pianeti 'simili' alla Terra

Lo ha annunciato a Nature un team di ricercatori dell'Università di Liegi. I tre pianeti si trovano a 59 anni luce, e forse sono abitabili

La Terra (Lapresse)

La Terra (Lapresse)

Parigi, 2 maggio 2016 - Scoperti tre pianeti 'simili' alla Terra. Sono abitabili, hanno dimensioni e temperature vicine al nostro pianeta, e si trovano a 39 anni luce. La scoperta l'ha fatta un team di ricercatori dell'università di Liegi. Dalla rivista Nature si apprende che i tre pianti quasi-Terra sono stati individuati nelle vicinanze di una stella nana ultrafredda e sono simili in dimensioni e temperature alla Terra e a Venere, il secondo pianeta del nostro sistema solare.

Michael Gillon, astrofisico a capo del team di ricercatori dell'Università di Liegi spiega: "Questa è la prima opportunità di trovare tracce chimiche di vita all'esterno del nostro sistema solare".

Tutti e tre i pianeti hanno la "combinazione vincente" che rende possibile la presenza di acqua allo stato liquido. Ed essendo relativamente vicini è possibile analizzare la lolo atmosfera con strumenti già in uso come spettroscopi. 

La stella attorno a cui orbitano, battezzata Trappist-1 dal nome del telescopio usato in Cile per questa scoperta, è circa un ottavo delle dimensioni del Sole e significativamente più freddo.

Osservandolo per diversi mesi gli astronomi si sono accorti che la sua traccia all'infrarosso diminuiva di intensità ad intervalli regolari, classico segnale indiretto della presenza di pianeti, non visibili direttamente. Dei tre esopianeti ( cioè esterni al sistema solare) i due più vicini a Trappist-1, avevano un'orbita di 1,5 e 2,4 giorni e vengono investiti solo da, rispettivamente, 4 e 2 volte il quantitativo di energia che la Terra riceve dal Sole. Il terzo e più distante ha un orbita tra i 4 ed i 73 giorni.

Emmanuel Jehin, del team di ricerca: "Finora l'esitenza di questi cosiddetti 'mondi rossi' orbitanti intorno a stelle nane ultrafredde era pura teoria ma ora ne abbiamo non solo uno ma ben tre".

Gli astronomi possono studiarnee l'atmosfera e composizione. "Questo e il più grande premio possibile per l'astronomia" perché sarà possibile determinare se hanno le condizioni per sostenere la vita - in forme probabilmente molto diverse dalle nostre - "entro una generazione" 

I pianeti simili alla Terra nella nostra Galassia erano stati cercati sempre intorno a stelle simili al Sole, molto più caldi e grandi di Trappist-1. Con questa scoperta si può teorizzare che una parte significativa delle stelle nane ultrafredde può 'ospitare' pianeti abitabili nel loro campo gravitazionale. Molti sono localizzati nella cosiddetta fascia di Goldiloks, né troppo vicini - troppo caldi - né troppo lontani dalla stella - troppo freddi - per avere acqua allo stato liquido, né troppo piccoli - non in grado di avere un'atmosfera - né troppo grandi per essere come Giove solo un gigante gassoso.

Il telescopio Trappist all'infrarosso è riuscito in qualcosa di eccezionale anche perché a differenza del più noto Keplero in orbita non "esamina 100.000 stelle alla volta ma solo una". 

 

IL VIDEO - UNA STENNA NANA ULTRAFREDDA CON PIANETI - CREDIT: ESO

VIDEO TRATTO DA ESO