Giovedì 18 Aprile 2024

Nasa: scoperti 1.284 nuovi pianeti, 9 potenzialmente abitabili

Merito del telescopio Keplero, l'osservatorio spaziale lanciato in orbita nel 2009

Annuncio della Nasa: scoperti 9 pianeti potenzialmente abitabili (Nasa, Twitter)

Annuncio della Nasa: scoperti 9 pianeti potenzialmente abitabili (Nasa, Twitter)

Roma, 10 maggio 2016 - Il telescopio Kepler ha fatto una scoperta storica. L'osservatorio spaziale lanciato in orbita dalla Nasa nel 2009 alla ricerca di 'esopianeti', ossia pianeti di altri sistemi solari, ne ha osservati infatti ben 1.284 fino a ora sconosciuti, più che raddoppiando il numero di esopianeti scoperti e confermati dagli scienziati. I mondi alieni ora sono infatti più di 3.200. Tra gli ultimi rilevati, 550 sono rocciosi, come la Terra. Ma non è tutto, perché 9 di questi sono considerati abitabili. O per meglio dire sono nella fascia "abitabile", con temperature di superficie che potrebbero consentire la presenza di acqua allo stato liquido e, perché no, di forme di vita aliene. Insomma, nove potenziali sosia spaziali del pianeta Terra. Nessun telescopio al mondo però, a oggi, sarebbe mai in grado di osservare più nel dettaglio la loro superficie, per scoprire eventuali oceani, o aree verdi, o enormi ammassi di pietra nello spazio.

ENTUSIASMO ALLA NASA - "La scoperta di oggi - ha commentato Ellen Stofan, coordinatrice del progetto dela Nasa - ci dà la speranza che da qualche parte, là fuori, ci sia un pianeta orbitante attorno a una stella simile al sole, e che potrebbe essere una nuova Terra". Nella Via Lattea i pianeti potrebbero essere più numerosi delle stelle, hanno sostenuto gli esperti della Nasa. "Prima del lancio del telescopio spaziale Kepler - ha affermato Paul Hertz, direttore della divisione di astrofisica della Nasa - non sapevamo se i pianeti esterni al Sistema Solare fossero rari o comuni nella galassia. Grazie a Kepler e alla comunità dei ricercatori, ora sappiamo che ci potrebbero essere più pianeti che stelle: un'informazione utile per le missioni future che ci porteranno più vicini a scoprire se siamo soli nell'universo".

KEPLER - L'astro-cacciatore Kpeler ha raccolto immagini e dati su oltre 150.000 stelle. La sua missione, originariamente programmata per tre anni e mezzo, era stata prolungata fino al 2016, ma un guasto nel 2013 lo aveva costretto al 'pensionamento anticipato'. Kepler è però tornato in attività nel dicembre 2014 con la missione K2, che si è rivelata finora molto produttiva. Nel suo primo anno infatti sono stati individuati 200 possibili pianeti, scoperti 58 pianeti singoli e 42 che appartengono a piccoli sistemi, visti anche i frammenti di pianeti disintegrati dalla gravità della loro stella ed esplosioni di supernovae. Una caccia diventata ancora più raffinata dallo scorso 7 aprile, perchè per soli 75 giorni la missione K2 punterà al centro della Via Lattea in cerca delle 'lenti gravitazionali' previste dalla teoria della relatività di Einstein: fenomeni che permettono di vedere oggetti molto lontani grazie alla distorsione che, per effetto della loro gravità, subisce la luce di una stella o di una galassia nel momento in cui li attraversa. L'effetto è quello di una lente d'ingrandimento. Nel caso dei pianeti vengono prodotte delle 'microlenti': proprio queste che la missione K2 cercherà di vedere. I responsabili si aspettano di poterne individuare fra 85 e 120.

TUTTI ALLA RICERCA DI ALTRI MONDI - Quella di oggi è solo l'ultima tappa della caccia ai pianeti esterni al Sistema Solare, che ormai dura da 20 anni. È del 6 ottobre 1995 la scoperta del primo di questi mondi alieni, 51 Pegasi b. Da allora ne sono stati individuati molti altri, fra cui non mancano 'sosia' e cugini della Terra, di cui il più simile al nostro pianeta è Kepler-452b. Qualche pianeta è stato scoperto anche dal cacciatore di pianeti europeo Corot, in pensione dal 2013, e nel prossimo futuro ci sarà anche la missione spaziale europea Plato (Planetary Transits and stellar Oscillations), il cui lancio è previsto nel 2024.